Mauro Zarate, l’ex biancoceleste, ripercorre la sua esperienza nella capitale rilasciando curiose dichiarazioni
Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Mauro Zarate ha parlato del suo passato alla Lazio. Zarate ha condiviso diverse riflessioni e aneddoti riguardanti la sua avventura con i biancocelesti, offrendo una visione emozionante del suo tempo trascorso nella capitale.
“La Lazio è stata speciale”
Nella mia carriera, la Lazio è stata speciale. La gente non mi conosceva, e la Lazio mi ha fatto conoscere. Amo i laziali, ancora piango se ci penso. Delio Rossi mi fece giocare all’esordio con Cagliari perché mi vedeva bene, facevo giocate pazzesche in allenamento e mi ha dato fiducia. Nella finale di Coppa Italia con la Sampdoria avevo paura di sbagliare, anche perché se non avessi segnato avremmo perso. Mio fratello, presente in tribuna, dalla tensione è rimasto col collo bloccato due giorni.
Il gol nel derby e il futuro da allenatore
Il gol più bello della mia carriera è quello al derby, forse uno dei primi 5 più belli che siano mai stati segnati nella stracittadina. Ho commesso degli errori a Roma, ma ero giovane, tuttavia quello che ho vissuto alla Lazio è stato unico. Vorrei allenarla quando finirò il mio percorso da calciatore. La passavo poco, anche perché forse essendo giovane perdevo un po’ di lucidità con tutto l’entusiasmo intorno a me, ma lo facevo convinto di fare il bene della Lazio.
Le parole di Zarate riflettono una profonda gratitudine e un affetto duraturo verso la squadra e i tifosi della Lazio, che hanno giocato un ruolo cruciale nella sua carriera calcistica.
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