Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani ha smentito categoricamente qualsiasi suo coinvolgimento nel presunto “complotto” contro il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, nell’ambito dell’inchiesta sui dossieraggi. L’indagine, che ha sconvolto il mondo del calcio italiano, vede coinvolti diversi nomi di spicco del panorama calcistico nazionale.
Le indagini in corso
L’inchiesta, che ha preso il via nei mesi scorsi, mira a far luce sui dossieraggi orchestrati da alcune figure di spicco per screditare e indebolire la posizione di Gravina alla guida della Federazione Italiana Giuoco Calcio. «Non ho nulla a che fare con queste accuse», ha dichiarato Fabiani in modo deciso, ribadendo la sua estraneità ai fatti contestati.
Le reazioni del mondo del calcio
La notizia ha provocato un’ondata di reazioni nel mondo del calcio. Molti dirigenti e addetti ai lavori si sono espressi in merito, sottolineando la gravità della situazione e l’importanza di chiarire al più presto i dettagli della vicenda. Anche i tifosi sono in attesa di ulteriori sviluppi che possano approfondire quanto accaduto e determinare eventuali responsabilità.
La FIGC, intanto, continua a monitorare da vicino l’evolversi della situazione, con l’obiettivo di garantire la trasparenza e l’integrità nel calcio italiano.
“Con riferimento alle recenti notizie diffuse, fin troppo disinvoltamente, da alcuni incauti organi di informazione che hanno posto in relazione il mio nome e la mia persona nel presunto complotto, contesto ed escludo categoricamente ogni mio seppur minimo coinvolgimento. Trattasi di notizie del tutto false e destituite di fondamento, che però ledono gravemente la mia immagine e reputazione professionale, oltreché la mia dignità e decoro personale. Alla luce di quanto sopra, pertanto, diffido chiunque ad astenersi dal reiterare, a qualunque titolo, simili condotte e comunico di aver già conferito incarico ai miei legali per agire in ogni opportuna sede giudiziaria, ed anche a fini risarcitori, nei confronti di tutti coloro che hanno già posto in essere questi gravissimi comportamenti”
