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Giordano tuona: “Due punti buttati via a fine stagione! Se la Lazio affossa la Juve…”

Bruno Giordano critica la Lazio: cosa nasconde dietro le sue parole? #Lazio #SerieA #Calcio

L’ex attaccante della Lazio, Bruno Giordano, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della squadra biancoceleste, offrendo un’analisi che potrebbe far riflettere i tifosi. In un’intervista, Giordano ha toccato vari aspetti, dai problemi in campo alla corsa per la Champions League, con un tono schietto che rivela le fragilità di una stagione altalenante.

Parlando della recente partita, Giordano ha evidenziato le difficoltà della Lazio. «È stata una partita con spazi ampi dove la Lazio faticava tantissimo. La prima ora non c’è stata storia perché loro erano molto più reattivi, nell’ultima mezz’ora che si sono ristretti, sospinti anche dal pubblico, c’è stata la reazione dovuta ad un grande campione. L’aspetto fisico, soprattutto a fine stagione e col caldo, hanno portato la Lazio a fare una prestazione al di sotto, ma in linea con quanto visto ultimamente. La Lazio degli ultimi tre mesi è questa, i numeri non mentono. Ieri ho visto Guendouzi nel primo tempo annaspare e questo fa capire la condizione. Per fortuna c’è un campionissimo come Pedro che ti risolve la partita». Questo commento di Giordano sottolinea come la stanchezza e il calo fisico abbiano penalizzato la squadra per gran parte del match, ma anche come un singolo giocatore di talento possa cambiare le sorti, invitando i lettori a riflettere sulle inconsistenze recenti.

Sul ruolo dell’allenatore, Giordano ha espresso un’opinione equilibrata, minimizzando l’impatto esclusivo del tecnico. «L’allenatore ha messo la formazione base, poi se gli altri non rendono la colpa è dei calciatori. Si dà troppa importanza al tecnico, i determinanti sono i calciatori all’interno della partita. Si possono fare correzioni, alcune sono andate bene come con Pedro. Che sia troppo proiettato all’attacco e poco alla difesa è un dato di fatto, che c’è poco equilibrio ce l’ha detto ad inizio stagione, ma se pensiamo che l’allenatore determini così tanto nel bene o nel male siamo fuori strada». Qui, Giordano spiega che mentre l’allenatore può influenzare tatticamente, la responsabilità ultima ricade sui giocatori, un’affermazione che potrebbe incuriosire i fan sul vero equilibrio tra guida tecnica e prestazioni individuali.

Riguardo al presidente Lotito, le parole di Giordano sono state dirette, allontanando accuse eccessive. «Non credo che Lotito faccia le scelte dei calciatori e conosca Tchaouna, Noslin e Dele-Bashiru. Gli sono stati proposti, sono piaciuti al direttore sportivo, all’allenatore e lui ha messo la firma, Dal punto di vista tecnico lo terrei fuori. L’unica cosa che si può rimproverare è che con un paio di acquisti più mirati si poteva dare una mano a tecnico e squadra. I tre acquisti fatti non sono pervenuti, è come se avessimo continuato con la stessa rosa di inizio stagione». Giordano chiarisce che Lotito non è direttamente coinvolto nelle scelte tecniche, ma critica la mancanza di rinforzi efficaci, un’osservazione che potrebbe far sorgere dubbi tra i lettori sull’efficacia della pianificazione estiva.

Per quanto concerne il giocatore Pellegrini, Giordano ha notato un’evoluzione positiva nel suo impegno. «Pellegrini mi sembra sia molto più dentro il progetto della squadra, la sta vivendo molto più intensamente, anche perché ora è protagonista e sa che gioca titolare. D lui mi aspetto questo, non le partite scialbe, che quest’anno ha fatto anche poche volte. Se vuole rimanere ha altre quattro partite per dimostrare che è da Lazio». In questo passaggio, Giordano evidenzia come Pellegrini stia crescendo in motivazione e responsabilità, alimentando curiosità su cosa potrebbe riservare il futuro del calciatore all’interno della squadra.

Infine, sulla corsa alla Champions League, Giordano ha tracciato uno scenario realistico e teso. «Ora bisogna fare dieci punti su quattro partite. La Juventus ha un bel calendario, idealmente tra Venezia e Udine ha già sei punti. Se poi vai a vincere lo scontro diretto con la Juve tutto si rimette in discussione. Due punti persi a quattro giornate dalla fine pesano tanto». Giordano avverte che ogni passo falso potrebbe essere fatale, un’analisi che accende l’interesse dei lettori su come la Lazio possa ribaltare le sorti in queste ultime decisive sfide, lasciando aperta la possibilità di un finale elettrizzante.

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