Home Lazio News Behrami critica la Lazio: “In città è invisibile, Roma domina”

Behrami critica la Lazio: “In città è invisibile, Roma domina”

Valon Behrami svela retroscena dal suo passato alla Lazio: rivalità e aneddoti inaspettati! #Lazio #ASRoma #CalcioMemories

In un’intervista recente, l’ex centrocampista Valon Behrami ha aperto uno spaccato affascinante sul suo periodo alla Lazio, condividendo ricordi personali che svelano aspetti meno noti della vita di un calciatore nella Capitale. Le sue parole, rilasciate ai microfoni di RSI Sport, non solo toccano la rivalità con i giallorossi, ma anche momenti quotidiani che rendono il calcio un’esperienza umana e curiosa.

Behrami, che ha indossato la maglia della Lazio e anche quella del Genoa, ha parlato della sua esperienza a Roma, evidenziando come la città e il suo ambiente abbiano influenzato la sua carriera. "Mi prendevano in giro per i capelli biondi, sempre. La battuta era classica." Con questa frase, Behrami racconta con un tocco di ironia gli scherzi subiti dai tifosi, mostrando come l’aspetto fisico possa diventare un elemento di convivialità e scherno nel mondo del calcio.

Proseguendo nelle sue riflessioni, l’ex giocatore descrive il contesto urbano e la passione dei romanisti. "La Lazio in città magari la vivi meno, mentre la Roma è molto più forte. Siccome vivi in quella città, qualsiasi persona ha sempre qualcosa da dirti." Qui, Behrami sottolinea il dominio culturale e sociale della Roma nella Capitale, spiegando come questa rivalità si manifesti quotidianamente, rendendo ogni interazione una potenziale occasione di confronto per chi indossa la maglia biancoceleste.

Non mancano dettagli sulla vita privata al di fuori del campo. "Ho vissuto molto di più i locali che la storia." In questo passaggio, Behrami ammette di aver privilegiato la socialità e il divertimento rispetto ai monumenti storici, offrendo un commento sull’equilibrio tra carriera sportiva e vita personale in una città così vivace. Infine, aggiunge un tocco di sorpresa con "In tre anni a Roma non sono mai stato al Colosseo. La sera, dopo che uscivamo dai locali, passavamo di lì ed era vuotissimo. Lo vedevo, ma non scendevo dalla macchina e andavo a casa." Queste parole rivelano un’ironia sulla fretta della vita da calciatore, dove icone come il Colosseo diventano sfondi casuali, ignorate in favore di routine più immediate, e invitano a riflettere su quanto il professionismo possa limitare l’esplorazione personale.

Queste storie di Behrami non solo alimentano la curiosità sui dietro le quinte del calcio, ma ricordano come le rivalità e le esperienze urbane modellino i protagonisti del gioco, lasciando ai fan un intrigante assaggio di ciò che accade oltre il campo.

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