Dybala e la ferita ancora aperta di Budapest: ‘La Roma meritava di vincere’ #ASRoma #EuropaLeague
Paulo Dybala non ha ancora superato il dolore di quella notte a Budapest. A quasi un anno dalla finale di Europa League persa contro il Siviglia, l’attaccante della Roma ha ripreso a riflettere su quel momento cruciale, condividendo emozioni che continuano a risuonare nel mondo del calcio. È una storia di rimpianti e resilienza, che incuriosisce per come una singola sconfitta possa lasciare un segno così profondo su un campione del calibro di Dybala.
In un’intervista recente con Sports Illustrated, Dybala ha ripercorso i dettagli di quella partita, descrivendola come un colpo durissimo per l’intero gruppo. Quella finale non era solo una gara, ma un’opportunità sfumata che ha lasciato un’eredità di amarezza, spingendo i tifosi e gli appassionati a chiedersi come un team così determinato abbia potuto uscire sconfitto.
«È sempre brutto, sempre triste perdere. Però credo che anche la sconfitta faccia parte del gioco. Mi ha fatto malissimo, sono stato male perché pensavo che il gruppo meritasse di vincere. Uno pensa ai compagni, alla squadra, alla gente. Ha fatto male anche per come è andata la finale, ma come ha detto Matic: ‘Questo è il calcio’. A volte vinci, a volte perdi».
Queste parole di Dybala catturano l’essenza del suo rammarico, evidenziando non solo il dolore personale per la sconfitta, ma anche la solidarietà verso i compagni e i tifosi, rimarcando come il calcio sia un mix imprevedibile di trionfi e delusioni che fa parte del gioco.
La riflessione di Dybala su quella serata a Budapest rimane un monito per tutti gli amanti dello sport: anche nelle sconfitte più brucianti, c’è una lezione di umiltà e forza che ispira a guardare avanti.
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