Fabiani difende la Lazio e lo fa come si deve.
Queste le parole del direttore sportivo della Lazio:
“In Italia se uno sa di un reato deve necessariamente, ha l’obbligo necessariamente di andare dai Carabinieri o dalla Polizia, dagli organi competenti e denunciare l’accaduto.”
Fabiani continua a parlare del video nascosto pubblicato ieri sui social da Juan Bernabé
“Questo invece non è accaduto. Accade dopo tanti anni e a me è sembrato un tentativo di estorcere qualcosa al presidente. Come dire io non dico niente e tu mi riprendi a lavorare. Juan Bernabé non verrà mai più a lavorare con la Lazio perché praticamente ha avuto un comportamento che va contro i principi della nostra società, dei nostri figli e dello stesso codice etico.”
Fabiani continua affermando che
“Per quanto riguarda ciò che è accaduto ieri con la pubblicazione del video nascosto, devo dire che non sono io a difendere il presidente, lui sa come difendersi. Ieri è andato in questura e questa cosa sembra minare la serenità del nostro gruppo, del nostro mister e del nostro ambiente. Sono venuto proprio a dire queste cose proprio perché ognuno si assume le responsabilità penali e civili dal momento che questi soggetti dovranno rispondere davanti a un tribunale”.
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