Uno dei più grandi centrocampisti della storia della Lazio, Juan Sebastian Veron, ha parlato delle grandi emozioni vissute per lo scudetto del 2000 con la maglia dei biancoceleste, in una lunga intervista con la Gazzetta dello Sport:
“Mi ricordo la radiolina di Sensini. Si poteva vedere la partita su qualche schermo nella pancia dell’Olimpico, ma io non ce la facevo. Soffrivo troppo. E mi sono messo a piangere, come un bambino. Era una squadra fantastica, dotata di grandissime qualità tecniche e, soprattutto, umane. Ogni giocatore fu importante per quel successo”.
“Nessuno è insostituibile. Nella Lazio mi trovavo a mio agio, c’erano giocatori con i piedi buoni, si faceva un bel calcio. Eravamo i più forti e l’abbiamo dimostrato. Mi resta un meraviglioso ricordo che nessuno potrà mai portarmi via, e mi resta la certezza che vincere uno Scudetto con la Lazio è molto più difficile che in altri club. Per questo la nostra fu un’impresa memorabile”.