Marotta dell’Inter alza la voce sul calendario calcistico: è ora di cambiare per il bene del gioco? #Inter #SerieA #Calcio
Il mondo del calcio è sempre in evoluzione, e ora un importante dirigente italiano sta attirando l’attenzione con le sue riflessioni sul calendario troppo intenso. Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ha recentemente condiviso le sue opinioni in un’intervista, evidenziando le sfide che i giocatori affrontano con un numero crescente di partite stagionali.
In particolare, Marotta ha parlato ai microfoni di The Athletic, offrendo una prospettiva critica su come bilanciare le competizioni. Le sue parole sono chiare e dirette, e meritano un’analisi più approfondita.
“È importante che ci uniamo per ridurre leggermente il calendario calcistico. Giocare 60 partite all’anno è difficile. A mio avviso, il primo passo in Serie A dovrebbe essere quello di ridurre il numero di squadre da 20 a 18, come hanno fatto la Bundesliga (e la Ligue 1), e come sembrano essere considerati altri paesi. Ridurre la Serie A a 18 squadre e allineare meglio i calendari internazionali con la FIFA e le federazioni sarebbe un passo avanti”.
Questa dichiarazione sottolinea l’urgenza di un cambiamento strutturale, spiegando come un calendario meno affollato potrebbe aiutare i giocatori a evitare infortuni e stanchezza, promuovendo così un calcio più equo e performante a livello globale.
In sintesi, le parole di Marotta non solo evidenziano un problema comune nel calcio moderno, ma invitano tutti gli stakeholder – dalle leghe alle federazioni – a collaborare per una riforma che potrebbe ridefinire il futuro del gioco. La discussione sul calendario resta un tema caldo, con potenziali implicazioni per la Serie A e oltre.
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