Retroscena choc su De Vrij: cosa accadde davvero in quella Lazio-Inter del 2018? #Calcio #Lazio #Inter #Aneddoti
A sette anni da quella indimenticabile ultima giornata di campionato, quando l’Inter conquistò la qualificazione in Champions League grazie a un rigore decisivo, i fan della Lazio continuano a discutere della sconfitta subita. Al centro delle polemiche c’è Stefan De Vrij, il difensore olandese che aveva già firmato con i nerazzurri per la stagione successiva. Molti tifosi biancocelesti sospettano che l’errore possa essere stato intenzionale, e ora l’ex capitano della squadra, Marco Parolo, rompe il silenzio in un’intervista a "Cronache di Spogliatoio", svelando dettagli che potrebbero cambiare la prospettiva di tutti.
Parolo, l’ex centrocampista varesotto, ha condiviso aneddoti personali che aggiungono un tocco umano alla storia. Nelle sue parole, emerge il ritratto di un giocatore diviso tra lealtà e ambizioni personali. Ecco una delle sue dichiarazioni chiave: «È una persona che in una squadra come l’Inter devi sempre tenere dentro, perché poi ha capito qual è il suo spazio, si è ritagliato il suo spazio. E un altro aneddoto su Stefan è la famosa partita Lazio-Inter, dove la cosa che mi spiace tantissimo è come la Lazio, i tifosi, hanno accusato Stefan di quella partita. Però dall’altra parte c’è stata una settimana veramente difficile per lui. Lui fa una partita fantastica la settimana prima a Crotone. Lui voleva assolutamente chiuderla lì. Il problema è che noi pareggiamo. Sapeva la difficoltà a cui sarebbe andato incontro. Lui inizia la settimana e non vuole mai giocare. Parla con me e dice ‘Marco, io con tutto il bene che vi voglio, ma sono in enorme difficoltà. Cambia totalmente la mia carriera l’anno prossimo. Per tutto il bene che voglio alla Lazio, ma ho anche la mia di carriera’. Lui non voleva assolutamente giocarla. Poi perché è un buono, si mette a disposizione. Era chiaro che non fosse al cento per cento, non ha mai fatto una scivolata sbagliata in area di rigore in tutta la sua carriera. La fa su Icardi. Mentalmente può capitare, da giocatore io non l’ho mai accusato.»
In questa frase, Parolo difende il carattere di De Vrij, sottolineando le sue lotte interiori e il contesto emotivo che ha influenzato la sua prestazione, invitando a una maggiore empatia verso il calciatore.
Nonostante il dramma sul campo, Parolo ricorda anche il momento post-partita, evidenziando il lato umano della squadra. Lui stesso organizza un evento per congedarsi, dimostrando rispetto reciproco. Ascoltiamolo qui: «Dopo la partita avevo organizzato una cena di saluti con tutti i compagni, eravamo in pochi, c’era delusione, c’era amarezza. Però c’era il riconoscere da parte mia quello che era stato il valore suo. Sapevo che lui c’era rimasto male. Lui come uomo e come ragazzo è stato fantastico. Mi è spiaciuto che non tutti fossero presenti perché si meritava di chiudere con una festa».
Qui, Parolo esprime il suo apprezzamento per De Vrij come persona e compagno, rimarcando il dispiacere per come la situazione si è conclusa, e sottolineando l’importanza di onorare le relazioni nel calcio oltre le vittorie o le sconfitte.
Questi retroscena, raccontati da Parolo, offrono uno sguardo inedito su una partita che ha segnato la storia del campionato, alimentando discussioni e riflessioni tra i appassionati. Che si tratti di un episodio di lealtà o di un semplice errore umano, la storia di De Vrij continua a incuriosire e a ricordare quanto il calcio sia fatto di emozioni reali.
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