Le pagelle di Inter-Lazio: Eroi e delusioni in una sfida da brividi! #SerieA #InterLazio #Pagelle
Avete mai visto una partita di Serie A dove un subentrante cambia le sorti del match con una doppietta? Nel big match della 37ª giornata, l’Inter ha affrontato la Lazio in un confronto carico di tensione e colpi di scena. Scopriamo insieme i voti ai protagonisti, evidenziando chi ha brillato e chi ha vacillato su quel campo di San Siro, un’arena che non perdona errori. Preparatevi a entrare nei dettagli di una gara dove ogni mossa poteva fare la differenza.
Partiamo dalla difesa, dove i biancocelesti hanno dovuto fronteggiare una macchina affilata come quella nerazzurra. Mandas guadagna un 5,5: si fa trovare pronto in presa alta e non solo. Può poco o nulla sulla zampata di Bisseck, ha qualche responsabilità in più sul gol di Dumfries – dimostrando solidità in alcune fasi, ma pagando dazio nei momenti cruciali. Marusic, con un 5, ha sofferto molto su quel lato contro Dimarco, un avversario scomodo che poteva però essere contenuto meglio nell’arco della partita – una lezione su come un singolo duello possa influenzare l’intera gara.
Al centro della retroguardia, Gila si ferma a 5,5: Soffre per lunghi tratti della partita e non può essere altrimenti, nella ripresa cala e fatica eccessivamente. Dal 97′ Gigot sv – qui si vede la fatica accumulata in una serata complicata, dove mantenere la concentrazione è stato un’impresa. Romagnoli, con un 6, ha giocato una partita sporca, difficile, in cui potrebbe anche affondare ma resiste. Non mancano le sbavature, ma a San Siro con l’Inter è difficile per chiunque – un voto che premia la resilienza contro una squadra dominante.
Sul lato offensivo e di supporto, Tavares brilla con un 6,5: Propositivo, prorompente, fisicamente recuperato. Una grande partita la sua a San Siro, tanto in fase difensiva ma ancora di più in quella offensiva. Dal 65′ Hysaj 6 Entra a freddo ma regge bene nell’intenso finale di partita – una prestazione che fa riflettere su quanto un giocatore in forma possa cambiare il ritmo della squadra. Guendouzi e Rovella sono stati il cuore del centrocampo: Guendouzi con un 6, sempre prezioso in interdizione, copre bene gli spazi insieme a Rovella. Si fa vedere anche in cabina di regia avviando l’azione e smistando palloni – un pilastro che garantisce equilibrio senza clamore. Rovella, con un 6,5, incarna qualità e costanza, anche a San Siro, anche contro l’Inter. È la sintesi di una grandissima stagione – parole che catturano l’essenza di un giocatore in crescita costante.
In attacco, le note dolenti e le sorprese non mancano. Isaksen si ferma a 5: Gioca con la solita sfrontatezza ingaggiando spesso il duello con Bastoni. Ha l’enorme responsabilità di aver fallito una grande occasione davanti a Sommer. Dal 53′ Pedro 8 – e qui arriva il clou: Entra in campo e ancora una volta si rivela decisivo dalla panchina, con una doppietta. Immenso a dir poco! – questa frase, usata per enfatizzare l’impatto straordinario di Pedro, significa che il suo contributo è stato non solo vitale, ma leggendario, trasformando una serata difficile in un momento di trionfo; ha letteralmente ribaltato il match con le sue giocate. Vecino, con un 6, fa continuamente a spallate contro il fisico centrocampo interista. Prova a farsi vedere anche nell’area di rigore avversaria, oggi con risultati più modesti – un impegno ammirevole, ma che non ha prodotto i frutti sperati.
Chiudiamo con gli elementi più avanzati e la guida tecnica: Dia merita un 6, dando spesso una mano in copertura ma non si risparmiando quando è la Lazio ad attaccare, provandoci con qualche timido tentativo e poco di più – un esempio di versatilità in un ruolo non facile. Castellanos, anche lui a 6, svaria su tutto il fronte d’attacco e non solo, con grande spirito di sacrificio e enorme dedizione. Non è facile, ma non gli si può rimproverare più di tanto stasera – un voto che riconosce l’abnegazione nonostante il contesto avverso. Infine, l’allenatore Baroni si porta a casa un 6,5: La sua Lazio gioca con coraggio pur andando solo a fiammate e sciupando tra l’altro anche qualche occasione di troppo nell’arco della partita. Ci pensa Pedro a tirare fuori i biancocelesti, autori comunque di una bella partita, dai guai – una valutazione che sottolinea come il coraggio tattico abbia quasi portato a un risultato epico, lasciando spazio a riflessioni su cosa potrebbe essere nella prossima giornata. Una sfida che ha regalato emozioni e insegnamenti preziosi per tutti.
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