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Tudor elogia i suoi e archivia la Lazio: “Complimenti ai ragazzi, è stato bello… ma ora si guarda avanti”



Tudor Svela i Segreti Bianconeri Dopo la Sfida All’Olimpico

Scopri le rivelazioni del tecnico Tudor sulla grinta della sua squadra nel match contro la Lazio, dove un punto conquistato all’ultimo respiro potrebbe cambiare le sorti del campionato! Quali mosse tattiche e motivazioni nasconde per il finale di stagione? #Juventus #SerieA #TudorRivelazioni

Nella conferenza stampa post-partita, Igor Tudor ha offerto uno sguardo approfondito sugli obiettivi della Juventus in questa fase cruciale del campionato 2024/25. Le sue parole, provenienti dalla sfida serrata contro la Lazio, evidenziano non solo la resilienza della squadra, ma anche le sfide interne che stanno affrontando.

«Bisogna fare i complimenti ai ragazzi, c’è rammarico perché c’è mancato un minuto per portare a casa i tre punti. È stata fatta una gara concreta, prendiamo questo punto e ci concentriamo con tutti quelli che vedremo in settimana dopo le difficoltà che abbiamo avuto». In questa frase, Tudor riconosce l’impegno della squadra, esprimendo un misto di orgoglio per la prestazione e delusione per il risultato sfiorato, sottolineando l’importanza di guardare avanti nonostante gli ostacoli.

Passando alle sfide imminenti, il tecnico ha commentato: «Ci prepariamo al massimo con quello che abbiamo, ma noi ci siamo. Oggi abbiamo dimostrato che ci siamo». Qui, Tudor trasmette un messaggio di ottimismo e determinazione, rassicurando che la squadra è pronta a fronteggiare l’emergenza con le risorse disponibili.

Riguardo alle sostituzioni effettuate durante la gara, Tudor ha spiegato: «Li devo spiegare perché vengono fatti sempre per il bene della squadra. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, ma prima ho chiesto scusa a due giocatori subentrati che sono usciti, di solito non faccio queste cose ma era un cambio giusto per il bene della squadra. A Gatti vanno fatti i complimenti, viene da una frattura e senza un minuto di allenamento è venuto in panchina. Mi ha detto di buttarlo dentro anche senza allenamento, è entrato da leader di questa squadra». Questa dichiarazione evidenzia l’onestà del tecnico nel giustificare le sue decisioni, lodando in particolare il coraggio e la leadership di Gatti in circostanze difficili.

Sul nervosismo emerso in squadra, Tudor ha osservato: «Si gioca tanto, è normale che ci sia un po’ di nervosismo. La squadra paga in questo perché è giovane, ma mi è piaciuto tutto di questa squadra». Con queste parole, il tecnico attribuisce il nervosismo alla inesperienza del gruppo, ma allo stesso tempo ne apprezza l’impegno complessivo, invitando a vedere il lato positivo.

Interrogato su possibili aspettative maggiori dalla formazione, ha risposto: «Ogni gara va preparata al meglio con quelli che ci sono. Vediamo chi recupera, mancano i tre difensori e c’è un’emergenza, recuperiamo Yildiz e vediamo gli altri. Come detto prima noi ci siamo, ci sono anche gli altri vicini ma penso che oggi abbiamo dimostrato una mentalità da grande squadra». Tudor spiega qui la gestione delle assenze, enfatizzando la mentalità vincente del team nonostante le carenze, e come questo impatto la preparazione delle partite.

Riflettendo sul suo passato, ha dichiarato: «Non parliamo del passato, è stato un bel passato ed è stata fatta una scelta con tranquillità. Non bisogna mai voltarsi indietro, ma vivere il presente e guardare avanti». In questa affermazione, Tudor chiude il capitolo precedente, sottolineando l’importanza di concentrarsi sul futuro per mantenere la motivazione.

Analizzando i risultati recenti, ha puntualizzato: «Va analizzato il momento e il peso specifico delle gare, abbiamo affrontato due big in trasferta e sono due pareggi che ci stanno, specialmente quello di Bologna. Sono convinto che ci saranno squadre che perderanno partite dove sono favorite, noi dovremo farci trovare pronti». Qui, il tecnico contestualizza i pareggi come risultati onorevoli contro avversari forti, esprimendo fiducia nella capacità della squadra di capitalizzare le opportunità future.

Sulle prestazioni di giocatori come Yildiz e Kalulu, ha aggiunto: «Sicuramente, età e pressione vanno di pari passo e senza esperienza può succedere. Abbiamo pagato queste ingenuità, ma si impara in fretta e si guarda avanti». Tudor identifica la pressione e l’inesperienza come fattori chiave, ma incoraggia una prospettiva di crescita rapida per superare questi errori.

Infine, riguardo all’utilizzo del VAR e alle espulsioni, ha concluso: «Non è un problema del VAR, per me è una grandissima cosa che ha cambiato il calcio in meglio. Queste vie di mezzo, questi rigorini e questi rossini che vanno combattute. Non bisogna fare gli attori e buttarsi, questo mi piace di meno rispetto al calcio del passato». In questa frase, il tecnico difende l’innovazione del VAR, criticando però le simulazioni, e auspica un ritorno a un gioco più autentico e leale.

Le dichiarazioni di Tudor non solo delineano la strategia bianconera per il finale di stagione, ma anche una visione ottimistica e pragmatica che potrebbe ispirare la squadra nei prossimi appuntamenti cruciali.


di Enzo Giordano

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