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VAR, contatti e incoerenze: Marelli e le due versioni opposte a confronto. Ranieri aveva ragione?

Marelli, commentatore tecnico per Dazn

VAR – Il presunto contatto tra Pasalic e Koné in Atalanta-Roma riaccende le polemiche sul VAR e i suoi usi. Marelli giustifica la decisione di Sozza, ma le sue parole contraddicono quelle pronunciate dopo Inter-Napoli. Claudio Ranieri protesta, e non senza motivo.

VAR, le incoerenze di Luca Marelli: malafede o altro?

VAR
VAR, Luca Marelli e le sue varie sfumature

L’ennesimo episodio controverso sul VAR è arrivato durante Atalanta-Roma, dove l’arbitro Sozza ha inizialmente assegnato un rigore per un contatto tra Pasalic e Koné, salvo poi tornare sui suoi passi dopo l’intervento del VAR. Un caso che ha fatto discutere, non solo per la valutazione tecnica, ma anche per le spiegazioni di Luca Marelli, moviolista di DAZN. Le sue parole, pronunciate in diretta mentre Claudio Ranieri protestava, sembrano però in contraddizione con quanto dichiarato dallo stesso Marelli in un episodio analogo risalente al girone d’andata, in Inter-Napoli.

La ricostruzione dei fatti

VAR, le proteste di Claudio Ranieri

Nel corso del match tra Atalanta e Roma, Sozza assegna il rigore ai giallorossi per un contatto tra Pasalic e Koné. Il VAR però richiama l’arbitro alla on-field review, portandolo ad annullare la decisione. Claudio Ranieri, comprensibilmente contrariato, ricorda che in passato il VAR era stato invitato a non intervenire in caso di contatti lievi ma non palesemente errati.

Luca Marelli controbatte dicendo che «il VAR può intervenire perché in questo caso il contatto tra i due non c’è proprio», legittimando quindi l’intervento come correzione di un “chiaro ed evidente errore”.

Il problema? Proprio Marelli, dopo Inter-Napoli dell’andata, aveva commentato in tutt’altro modo un episodio analogo: un contatto tra Anguissa e Dumfries in area, giudicato “leggero” ma reale. In quell’occasione il VAR non intervenne, e Marelli giustificò la scelta dicendo che il contatto, pur minimo, era stato valutato dall’arbitro in campo e dunque non passibile di intervento del VAR.

VAR, Il nodo dell’incoerenza

VAR, ora di cambiamenti?

È qui che nasce il nodo della questione: perché in un caso il contatto lieve giustifica la non revisione e in un altro si parla di “assenza totale” per legittimare il VAR? In entrambi i casi, il tocco era minimo e al limite della percezione. Il sospetto è la coerenza di giudizio, fondamentale per non alimentare la sfiducia nei confronti della classe arbitrale e del sistema VAR.

VAR, ora che si fa?

VAR sotto inchiesta da parte dei tifosi

Luca Marelli è un ex arbitro competente, esperto e spesso preciso, ma questa discrepanza alimenta vari dubbi. Se si afferma che il VAR non deve intervenire in presenza di contatti leggeri giudicati dall’arbitro, questa regola dovrebbe valere sempre, non solo quando fa comodo o in base alla squadra coinvolta. L’impressione è che si stia progressivamente passando da una “linea guida chiara” a una gestione soggettiva, che non aiuta né gli arbitri né i tifosi. Il problema, in questo caso, non è di natura tecnica, ma di comunicazione e coerenza nelle spiegazioni.

Dovrebbe arrivare il tempo in cui le linee guida vengano applicate con uniformità e che anche i commentatori tecnici si assumano le proprie responsabilità in merito. Che sia corsa Champions, lotta Scudetto, lotta salvezza o una normalissima partita, i tifosi chiedono solo una cosa: coerenza.

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