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Calciomercato Lazio, Lotito rassicura i tifosi: “Nessun allarme”

Il calciomercato Lazio fatica a decollare. Questo a causa dello sforamento degli ormai detti e ridetti paletti Covisoc. Tuttavia, il Presidente Claudio Lotito ha tenuto a rassicurare i propri tifosi sulla stabilità economica della sua società. “Nessun allarme” si legge nel comunicato ufficiale.

Calciomercato Lazio, le possibili soluzioni per arginare i problemi finanziari

A differenza di quanto possa sembrare, la Lazio non rischia in alcun modo il fallimento. Il bilancio da presentare entro fino giugno sarà in ogni modo in positivo. Sotto questo aspetto, i tifosi laziali possono stare tranquilli con Lotito.

Preoccupa, invece, la situazione legata al calciomercato Lazio. Addirittura, negli ultimi giorni, sono uscite voci che vedono Maurizio Sarri esser stato ingannato dal Presidente, reo di aver omesso, in fasi di trattiva con il mister toscano, le reali condizioni economiche della sua società. A breve è atteso un vertice tra Sarri, Lotito e Angelo Fabiani.

Ma allora, quali sono le possibili soluzioni da adoperare?

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, il Presidente biancoceleste Claudio Lotito

Calciomercato Lazio, aquila…così puoi tornare grande!

La prima soluzione consisterebbe nel concludere cessioni per decine di milioni entro il 30 giugno. In questo modo si riuscirebbe a risanare anzitempo l’indice di liquidità. Tuttavia, dovrebbero essere venduti almeno due big, contrario al pensiero societario, che vuole trattenerli, e bisognerebbe piazzare sette calciatori in tre giorni. Sfida alquanto difficile.

Inoltre, i sostituti che arriverebbero sarebbero tutti presi a cifre inferiori, intralciando la qualità della rosa inevitabilmente. Per questo, questa soluzione è stata prontamente scartata dalla società.

La seconda, nonché più probabile, consiste nel conservare la squadra attuale. Verrebbero solamente ceduti i sette esuberi da mandare via e per il mercato in entrata, o per grandi cessioni, si aspetterebbe il mercato di gennaio. Questo anche perché l’indice di liquidità sarà abolito dal 1 luglio.

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