Altro che fede giallorossa: riso raggiante con il boia del derby. Sta facendo il giro del web uno scatto che, per i tifosi romanisti, è più amaro della stessa partita persa. Protagonista: Davide Frattesi, centrocampista in uscita dell’Inter, autoproclamatosi “romanista DOP”, che però posa sorridente accanto a Senad Lulic, l’eroe di quel 26 maggio 2013.
Frattesi e il capo popolo del 26 maggio: incoerenza o scivolone da derby?
Già, lo scatto lo immortala con proprio lui: il capitano biancoceleste, che con la sua zampata decise la madre di tutte le finali. Quella Coppa Italia è entrata di diritto nella leggenda laziale ed è ancora viva negli incubi dei cugini romanisti.
E allora sorge spontanea la domanda: un romanista vero, uno che si vanta di esserlo fin da bambino, può davvero posare compiaciuto con l’uomo che ha scritto la pagina più dolorosa della storia della seconda squadra della Capitale?
D’accordo, va detta una cosa: Frattesi all’epoca era un ragazzino nelle giovanili della Lazio — sì, anche questo ogni tanto i romanisti tendono a dimenticarlo — ma da lì a farsi beccare con un sorrisetto stampato in faccia accanto a Lulic 71’, ce ne passa.

Il web, come sempre, non perdona. Come i diamanti internet è per sempre. E se tra i tifosi laziali la foto è diventata virale, nel mondo romanista qualcuno non ci vuole stare. Il motivo è semplice: per settimane si è parlato di Frattesi come futuro leader del centrocampo giallorosso, con tanto di post nostalgici e dichiarazioni d’amore alla maglia.
Ma poi eccolo lì, immortalato accanto all’uomo che ha “sbattuto in faccia una Coppa”, ancora ricordata con grande affetto dai tifosi, ai suoi tanto amati colori. E allora ci chiediamo: figuraccia o leggerezza? Perché una cosa è certa: nella Capitale, soprattutto nei derby, certi dettagli non possono passare inosservati.
E se è vero che il tifo è passione, è anche vero che certe partite non perdonano. Da parte nostra, un solo commento: grazie Frattesi, per questo piccolo ma gustosissimo déjà-vu. E un consiglio ai romanisti: occhio ad inventarsi bandiere, che a volte sventolano… a Formello.