Alberto Bigon, ex centrocampista della Lazio, ha parlato in un intervista alla Gazzetta dello Sport, di Roberto Baggio, il fuoriclasse italiano. Il Divin Codino fu vicino ai biancocelesti, ma la trattativa non andò nel migliore dei modi:
“Un giorno ce lo presentano: ‘Questo è Roberto Baggio e da oggi si allenerà con la prima squadra’. ‘Sempre?’, chiedo. ‘Da oggi’, dice il direttore sportivo. ‘E cosa fa? Lascia la scuola?’. ‘Sì’. “Ma dai, i ragazzini mandateli a scuola…”
“Mi aveva chiamato la Lazio per sapere com’era El bocia . Ho risposto: ‘Un fenomeno, prendetelo subito’”. La risposta biancoceleste però non fu quella sperata: “Ma sono fuori di testa a Vicenza? Vogliono cinquecento milioni di lire!’. L’avevano considerata una cifra spropositata, scandalosa. ‘Ma ne vale molti di più…”
Potremmo ora fermarci ad immaginare un futuro ipotetico con Roberto Baggio in maglia biancoceleste. Se fosse approdato alla Lazio dal Vicenza per 500 milioni di lire, la storia del club avrebbe preso una piega completamente diversa. Con il “Divin Codino” a guidare l’attacco già a fine anni ’80, la Lazio avrebbe potuto bruciare le tappe del suo ritorno al vertice del calcio italiano, anticipando di anni la rinascita vissuta sotto Cragnotti. Immaginare Baggio accanto a giocatori come Signori o Nedvěd, in un Olimpico infiammato dal suo talento, significa riscrivere pagine di gloria: scudetti in anticipo, coppe europee più vicine, e forse una rivalità con la Juve tutta da ribaltare.
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