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La percentuale di giocatori stranieri negli altri campionati. Il dato italiano è allarmante

I calciatori stranieri della serie A nella stagione 1991-1992

Batoste su batoste. L’Italia affonda dentro il suo mare, anzi fuori a dir la verità e nessuno vuole salvarla. All’indomani della sconfitta patita contro “i salmonari”, l’amarezza di un popolo aumenta giorno dopo giorno, mese dopo mese, con la paura che il punto più basso non sia ancora arrivato.

Limite al tesseramento di calciatori stranieri in Serie A. Il confronto agli campionati.

Nella nostra Serie A il dato sul tesseramento dei giocatori stranieri in Italia, rispetto agli altri campionati più importanti dell’Europa e del Sudamerica, è raccapricciante.

In Premier League, la percentuale di giocatori stranieri è del 58,6% e non è un caso che l’Inghilterra non vinca nulla dal 1966. In Bundesliga, la percentuale si abbassa di circa nove punti percentuali (49,7%) e infatti la situazione a livello di nazionale migliora decisamente. In Francia, la percentuale nella Ligue 1 è del 41,8%, mentre nella Liga spagnola, la percentuale è del 37% e i risultati sono gli occhi di tutti.

Calciatori stranieri in Brasile e Argentina

Ancora più basse le percentuali di calciatori stranieri nel Sudamerica. Se attraversiamo l’Oceano Atlantico infatti, notiamo che in Brasile la percentuale di calciatori stranieri nel campionato è del 20,7%. Questo significa che su 671 giocatori totali, 139 sono stranieri. Mentre la Primera División argentina è caratterizzata da una percentuale di calciatori stranieri relativamente bassa: la percentuale di stranieri in Primera División è solitamente tra il 15% e il 20% del totale dei giocatori. 

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