Il ritorno del tecnico toscano riaccende l’estate biancoceleste: il club prepara il prolungamento di Matías Vecino fino al 2026, mentre incassa 4,2 milioni dalla cessione definitiva di Marcos Antonio al San Paolo.
La conferma di Vecino offre continuità in un reparto che ha sofferto di equilibrio. Dal punto di vista statistico, quando l’uruguaiano parte titolare la percentuale di vittorie sale di sei punti percentuali rispetto alle gare in cui subentra o resta in panchina. Un indicatore che influisce anche sulle scommesse sportive: le quote pre-match e quelle live tendono a variare sensibilmente alla pubblicazione delle formazioni, con i bookmaker che riconoscono l’impatto del centrocampista sulla fluidità del possesso e sulla copertura della linea difensiva.
Per contro, l’addio di Marcos Antonio riduce le opzioni di palleggio basso ma non dovrebbe spostare gli equilibri delle quote, visto il minutaggio limitato del brasiliano nell’ultima stagione.
Un pilastro di centrocampo: il nuovo accordo con Vecino
L’annuncio del ritorno di Maurizio Sarri ha rimesso in moto la Lazio con decisione. Il primo tassello riguarda il centrocampo: Matías Vecino, perno tattico e uomo-spogliatoio, è vicino a un nuovo accordo che dovrebbe blindarlo fino al 2026, con opzione per un’ulteriore stagione. Contemporaneamente, la società capitalizza sull’uscita di Marcos Antonio, ceduto ai brasiliani del San Paolo per 4,2 milioni di euro. Un’operazione che libera spazio salariale e offre nuova linfa al progetto tecnico di Sarri.
Vecino, classe 1991, ha chiuso l’ultima stagione con ben 29 presenze complessive, ha firmato 2 gol e 5 assist, pur partendo spesso dalla panchina sotto la gestione di Marco Baroni.
La dirigenza, convinta del suo peso tattico, ha definito con l’entourage del giocatore un prolungamento fino al 30 giugno 2026 ed è stato mantenuto l’ingaggio attuale di 1,9 milioni netti a stagione.
- Contratto attuale in scadenza: 30 giugno 2025
- Nuova durata proposta: fino al 2026, con opzione 2027
Questi dettagli confermano la volontà di costruire uno zoccolo duro attorno ai calciatori che hanno esperienza internazionale, un elemento chiave nella filosofia di Sarri.
Cosa cambia nella rosa con l’uscita di Marcos Antonio
Il ventiquattrenne brasiliano era arrivato nella Capitale nell’estate 2022 per una cifra vicina ai 7 milioni. Dopo una stagione in prestito al San Paolo (21 presenze totali), il club paulista ha esercitato il riscatto definitivo, ha versato 4,2 milioni nelle casse biancocelesti.
Questa uscita libera un posto nelle rotazioni di centrocampo e consente al direttore sportivo Fabiani di esplorare dei nuovi profili, preferibilmente under 25 e con un ingaggio sostenibile. Il budget recuperato potrebbe coprire parte dell’ingaggio di un terzino destro, un altro tassello ritenuto di grande priorità.
Il ritorno di Sarri e la sua influenza sulle scelte di mercato
Maurizio Sarri ha firmato un contratto biennale con opzione per il terzo anno, a poco più di dodici mesi dalle dimissioni del marzo 2024. L’allenatore toscano ha già dettato le linee guida: confermare i leader tecnici (Provedel, Romagnoli, Luis Alberto) e puntare su un possesso palla aggressivo che valorizzi l’intensità di Vecino fra le linee.
Il suo passato recente a Formello parla davvero chiaro: secondo posto in Serie A nel 2022-23, settimo posto nel 2023-24 e di nuovo settimo nell’ultima stagione. La convinzione interna è che un mercato mirato, unito alla solidità tattica del “Comandante”, possa riportare la Lazio in zona Champions senza degli stravolgimenti radicali.
Il primo snodo dell’estate biancoceleste è dunque quasi archiviato: Vecino resta, Marcos Antonio parte, Sarri detta il ritmo. Nei prossimi giorni il club definirà le ulteriori uscite (Basic, Sepe) e completerà l’organico con un esterno offensivo di gamba. Il mercato è appena iniziato, ma la rotta è chiara: continuità, sostenibilità e un’identità di gioco super riconoscibile.