Il presidente della Lazio rivela i segreti dietro il cambio in panchina! #Lazio #SerieA #Calcio
In vista della prossima stagione di Serie A, la Lazio sta affrontando un significativo cambio di rotta con l’arrivo di un nuovo allenatore al posto di Baroni, e il presidente Claudio Lotito ha condiviso alcune riflessioni profonde durante un evento allo Stadio Olimpico. Le sue parole non si limitano solo al calcio, ma toccano temi di valori e responsabilità sociale, generando curiosità su come questi aspetti influenzeranno la squadra.
Lotito ha parlato della missione del club in termini di sensibilità e impegno sociale, ricordando la sua visione per il calcio. Ecco la sua dichiarazione: «Penso che questo club, da quando sono il presidente, abbia dimostrato non solo la sensibilità ma anche la capacità di mettere a terra una serie di problemi. Quando diventai presidente dissi di volere un calcio didascalico e moralizzatore, tant’è che dico sempre anche agli allenatori che dobbiamo allenare il fisico e la mente e nutrire lo spirito. Il rispetto dell’essere umano, la sensibilità verso gli altri e proprio perché ha questa potenza mediatica il calcio va sfruttato anche per metodi costruttivi e non solo per quelli sportivi. Noi lo facciamo perché dobbiamo aiutare le persone meno fortunate sapendo che c’è una passione comune e una squadra che li supporta». Qui, Lotito sottolinea l’importanza di usare il calcio come strumento per promuovere valori etici e supportare chi è in difficoltà, rendendo il discorso un ponte tra sport e società.
Passando alla scelta del nuovo tecnico, il presidente ha spiegato le motivazioni dietro la decisione, toccando anche l’esperienza precedente. Egli ha affermato: «La scelta del tecnico? L’ho detto nel comunicato ufficiale, è sicuramente un allenatore che ho voluto a tutti i costi perché ha interrotto prematuramente un percorso che avevamo iniziato. Cosa non è andato con Baroni? Non è che non ha funzionato, io non ho esonerato Baroni. Il mister ha fatto una scelta perché ha capito che sono venute meno alcune aspettative che aveva previsto, penso anche la piazza aveva assaporato alcune possibilità. Io mi sono abituato a misurare le persone non per i risultati ma per la tenuta psicologica in un contesto specifico. Ma non è un problema solo della Lazio, se andate a vedere le altre squadre del nord mi pare che alla fine non hanno vinto nulla. Il calcio purtroppo è anche questo, è legato a fattori imponderabili e a tante variabili non prevedibili. Nella prima parte di stagione eravamo primi dappertutto, poi ci siamo persi per strada». Con queste parole, Lotito chiarisce che la valutazione va oltre i risultati puri, enfatizzando il ruolo della resilienza psicologica nel calcio e lasciando il lettore incuriosito sulle dinamiche invisibili che influenzano le prestazioni.
Infine, il presidente ha affrontato le aspettative per il futuro e le differenze rispetto al passato, con un tocco di umorismo che aggiunge un elemento umano al discorso. Ha dichiarato: «Perché ora funzionerà con Sarri? Apparte che quando c’è stato siamo arrivati secondi… Ma noi abbiamo fatto una scelta che incarna dei valori in cui crediamo, lui cerca di formare i giocatori ancor prima nell’essere uomini. Se la Lazio avrebbe continuato con Baroni? Non mi risulta che l’ho esonerato. Inzaghi e la finale di Champions League? Chiedetelo a lui com’è andata, io faccio il presidente della Lazio. Promesse a Sarri? Il rapporto tra me e lui è di stima reciproca alla base, e posso dire anche di effetto. C’è una grande considerazione familiare, da lui sono andato addirittura a cena, si era creata una grande empatia. Sarri si era dimesso perché riteneva che non c’erano più le condizioni per portare avanti il progetto, ma non per colpa della società, ma per colpa ambientale. Che c’è di diverso oggi? Nella vita ho un’attività di pulizie, ho fatto pulizia (ride, ndr.)». Qui, Lotito evidenzia il legame personale e i valori condivisi che potrebbero fare la differenza, mentre il suo commento finale con una battuta ironica invita i fan a riflettere su come un ambiente rinnovato possa cambiare le sorti della squadra.
Questa dichiarazione di Lotito non solo accende la curiosità sui prossimi passi della Lazio, ma anche sul modo in cui il calcio possa evolversi come piattaforma per crescita personale e collettiva, tenendo tutti con il fiato sospeso per la stagione che verrà.
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