Il presidente della Lazio svela il visionario progetto per i giovani talenti
Scopri come la Lazio sta rivoluzionando il calcio giovanile con un’ambiziosa Academy che va oltre il campo, puntando a formare non solo atleti, ma cittadini responsabili. #LazioAcademy #CalcioGiovanile #FuturoDelCalcio
In un evento carico di entusiasmo, tenutosi questa mattina nella Sala Convegni di Palazzo Sanizi a Rieti, il presidente della Lazio ha catturato l’attenzione con parole che delineano un progetto ambizioso. Durante la presentazione ufficiale della ‘Lazio Academy’, ha condiviso riflessioni che invitano a riflettere sul ruolo del calcio nella società, suscitando curiosità su come questo possa influenzare il futuro di tanti giovani.
Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: «La Lazio ha sempre puntato sui giovani.Potrebbe interessarti
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Passando agli obiettivi, il presidente ha delineato piani che alimentano l’interesse per il potenziale di crescita della squadra: «Obiettivi? Gli stessi dello scorso anno. Nella prima fase di campionato abbiamo dimostrato di poterli raggiungere, e poi ci siamo persi. La Lazio era prima in Europa League e poteva andare in finale, come qualche squadra del Nord che è partita per vincere tutto e poi non ha vinto nulla. Primavera e Women? Non dobbiamo creare aspettative, ci vuole tempo per fare le cose. Siamo partiti con l’organizzazione: la Lazio ha a disposizione delle potenzialità, che riguardano anche calcio giovanile e femminile, che saranno sinergicamente funzionali alla crescita del territorio. Tutto ciò che è funzionale per la Lazio e per il territorio si metterà in campo. A Rieti non c’è una squadra forte del calcio femminile, giusto? Potremmo agire in tal senso». Qui, emerge un messaggio di realismo e pazienza, spiegando che il successo richiede tempo e che l’Academy mira a integrare il calcio femminile e giovanile per un impatto più ampio sul territorio, generando curiosità su come questi sforzi possano trasformare aree locali.
Infine, in una nota riflessiva, ha toccato temi di responsabilità istituzionale: «Gravina? Ho fatto una considerazione senza fare nomi e cognomi. Quando un progetto fallisce più di una volta ci si dovrebbero fare delle domande. Nel caso della Lazio ho detto: se la Lazio non funziona i tifosi se la prendono con il presidente. La differenza è che io ho messo i soldi, lì qualcuno ricopre un ruolo e percepisce denaro. Quindi deve rispondere alla collettività. Io rappresento i tifosi della Lazio, qualcun altro rappresenta interessi collettivi. Oltretutto percepisce vantaggi: ruolo, funzioni e quant’altro. Non si pone nella condizione di poter essere messo in discussione». Questa dichiarazione evidenzia il contrasto tra leadership diretta e ruoli istituzionali, invitando a una riflessione sul accountable nel mondo del calcio e suscitando interesse su come tali dinamiche influenzino i grandi progetti come l’Academy.
Con questi spunti, il presidente della Lazio non solo delinea un futuro promettente per i giovani, ma stimola un dibattito più ampio sul ruolo etico dello sport, lasciando il lettore con la voglia di seguire gli sviluppi di questa iniziativa innovativa.


