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Agostinelli non si trattiene: Lazio rivive lo stile Sarri, ok a Provesgaard, e la verità su Dele-Bashiru

Esclusiva: Insight intriganti su Lazio e talenti emergenti da un ex protagonista! #Lazio #Calcio #OpinioniSportive

Un ex centrocampista che ha calcato i campi con la Lazio negli anni ’80 si è fatto sentire in un intervento radiofonico, offrendo analisi che fanno riflettere sul cammino della squadra in questa stagione nascente. Le sue parole, piene di esperienza e osservazioni puntuali, suscitano curiosità su come i biancocelesti stiano evolvendo e quali giocatori potrebbero fare la differenza, alimentando discussioni tra i fan appassionati.

Nelle sue riflessioni iniziali, l’ex giocatore evidenzia i primi segni di un gioco più strutturato. «Anche se parliamo di amichevoli estive ed i carichi si fanno sentire, dalla Lazio si inizia a rivedere il gioco manovrato di Sarri. Con la squadra avversaria che fa fatica a rendersi pericolosa, ma anche una maggiore difficoltà ad arrivare in porta. La differenza con la squadra di Baroni è questa, volendo essere molto sintetici. C’è da dire che alcuni giocatori, ora, sono meno sciolti e liberi perché sono più orientati a fare i movimenti giusti. La differenza in questa stagione la può fare solo il miglioramento di alcuni singoli». In questa dichiarazione, l’ex giocatore sottolinea come, nonostante le partite estive non siano indicative, stia emergendo un approccio tattico più controllato, che richiede adattamento individuale per fare la differenza sul campo.

Passando a un talento specifico, le sue parole esprimono un cauto ottimismo su un giovane promettente. «Provstgaard non mi dispiace. È un ragazzo interessante, con un certo tipo di allenatore può anche diventare una rivelazione. Un tecnico sta lì per far scalare la vetta a giocatori che partono in pianura. In lui vedo una grande attenzione ad imparare. Non vedo grandi pregi o grandi difetti, ma tanta applicazione nel migliorarsi. Con Sarri, che fa tanto bene la fase difensiva, con la sua voglia di imparare, può diventare anche la sorpresa della stagione». Qui, l’analisi evidenzia il potenziale di crescita di Provstgaard, enfatizzando come la dedizione e il giusto guida possano trasformarlo in un elemento inaspettato, alimentando l’interesse su possibili sorprese nella difesa.

Infine, affronta un tema cruciale legato al ruolo offensivo di un altro giocatore, sollevando interrogativi sul equilibrio della squadra. «Dele-Bashiru? Non serve se fa il compitino, è quello che per tipologia di caratteristiche deve fare la differenza in fase offensiva. E’ quando affronti squadre che si difendono e ti danno pochi spazi che emerge il problema. Servono gli inserimenti come quelli di Vecino. In partite che non riesci a sbloccare, se non hai giocatori che inventano o imbucano nello spazio, è dura. Questa è la mia preoccupazione. In questi casi, poi, sei costretto a riversare tutta la fantasia della squadra sugli esterni». Con questo commento, l’ex giocatore esprime una preoccupazione reale sull’efficacia di Dele-Bashiru in situazioni di stallo, sottolineando la necessità di creatività per superare difese bloccate, un aspetto che potrebbe influenzare le prestazioni future della Lazio e tenere i tifosi con il fiato sospeso.

Articolo pubblicato da Redazione Laziochannel il giorno 28 Luglio 2025 21:12
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