La Lazio torna a fare i conti con un vecchio fantasma: la sterilità offensiva. Anche in questo avvio di precampionato, 8 i segnali non sono incoraggianti. Pochi tiri, pochissime occasioni nitide e zero reti segnate.
Con Maurizio Sarri in panchina e Claudio Lotito al timone societario affiancato dal DS Fabiani, il margine di manovra sul mercato è quasi nullo. Il club è bloccato, almeno al momento, da una situazione finanziaria e gestionale che non consente colpi rapidi o significativi.
Come riporta anche Il Corriere della Sera, i numeri della scorsa stagione raccontano una realtà impietosa: nel campionato 2023-24, Ciro Immobile – alla sua ultima stagione in biancoceleste – è stato sì il miglior tiratore della Lazio con 23 conclusioni nello specchio, ma si è piazzato solo al 24º posto nella classifica generale della Serie A. Peggio hanno fatto Castellanos (36º) e Luis Alberto (57º). Tre soli giocatori tra i primi 70 per tiri in porta: un dato allarmante, oggi aggravato dalle partenze proprio di Immobile e Luis Alberto.
E allora, chi segnerà per la Lazio? È questa la domanda che circola con insistenza nei corridoi di Formello e tra i tifosi. Il sistema di gioco di Sarri, pur consolidato, fatica a generare occasioni concrete senza interpreti di qualità nella trequarti e in area. L’assenza di un finalizzatore affidabile e di un regista offensivo come lo spagnolo potrebbe rendere la nuova stagione ancora più difficile delle ultime.