Il 19 luglio 2004 segna una data storica per la Società Sportiva Lazio, non tanto per un evento sportivo in senso stretto, quanto per una tappa significativa nella sua travagliata situazione economico-finanziaria.
In quella data, infatti, la Lazio fu salvata dal fallimento grazie a un accordo con l’Agenzia delle Entrate e al decisivo intervento dell’imprenditore Claudio Lotito, che acquisì la maggioranza del pacchetto azionario del club. Nei primi anni 2000, la Lazio – sotto la precedente gestione di Sergio Cragnotti e della Cirio – era sprofondata in una crisi economica molto grave. La gestione dispendiosa e il crollo del gruppo Cirio portarono il club vicino al collasso finanziario.
19 luglio 2004: l’intervento di Lotito
Claudio Lotito, imprenditore romano nel settore dei servizi, rilevò la maggioranza del club proprio in quel periodo, diventando presidente.Potrebbe interessarti
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Rocchi analizza il momento Lazio e condivide aneddoti importanti della sua esperienza in biancoceleste.
- Lotito perfezionò l’acquisizione della società.
- Fu raggiunto un accordo con il fisco italiano per la rateizzazione del debito societario (cosiddetto “Lodo Petrucci”).
- Si gettarono le basi per un risanamento del bilancio e una gestione più oculata e improntata alla sostenibilità economica.
Conseguenze
L’arrivo di Lotito segnò un cambio di paradigma: una gestione più austera, lontana dagli sprechi del passato, e orientata a una maggiore stabilità finanziaria. Questo salvò la Lazio dal rischio di fallimento e dalla retrocessione per motivi amministrativi.
In sintesi, il 19 luglio 2004 rappresenta una data chiave nella storia recente della Lazio, simbolo di rinascita societaria dopo una profonda crisi economica però adesso, passati più di vent’anni c’è bisogno di qualcosa di più…


