I tifosi e gli arbitri: un legame che fa la differenza nel calcio
Scopri come i tifosi influenzano davvero le prestazioni degli arbitri, secondo l’ex direttore di gara Gianluca Aureliano, e perché la loro assenza è stata un duro colpo. #SerieA #Arbitri #Tifosi
Gianluca Aureliano, ex arbitro di Serie A e oggi VAR internazionale, ha condiviso riflessioni affascinanti sull’importanza dei tifosi nel mondo del calcio. In un’intervista, ha evidenziato come la presenza del pubblico non sia solo uno sfondo, ma un elemento che incide profondamente sulle decisioni in campo, suscitando curiosità su quanto l’atmosfera degli stadi possa alterare il gioco.
L’assenza dei tifosi durante il periodo del Covid è stata descritta da Aureliano come una delle sfide più difficili per gli arbitri, non solo a livello pratico ma anche psicologico. Per rendere l’idea, ha richiamato un episodio emblematico raccontato da Gianluca Rocchi durante un seminario arbitrale, che lega il calore del pubblico alle motivazioni di chi dirige le partite.
«L’importanza dei tifosi? Fondamentale, anche per noi arbitri.Potrebbe interessarti
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Questa frase sottolinea come i tifosi rappresentino un supporto emotivo essenziale per gli arbitri, rendendo evidenti le difficoltà affrontate in periodi senza pubblico e mostrando l’impatto di momenti iconici come il canto del Liverpool.
Aureliano ha poi toccato l’argomento del VAR, spiegando il suo ruolo nella moderno arbitraggio e come abbia aiutato a mitigare errori umani. Il suo commento invita a riflettere su quanto la tecnologia sia diventata un alleato per garantire maggiore precisione nelle partite.
«Il VAR? Per noi è stata una manna dal cielo. Il VAR ci aiuta a vedere una cosa che in quel momento tutti hanno osservato, tranne noi arbitri in campo. In questi 8 anni per me è stato fondamentale, è come se avessi qualcuno che mi protegge da un eventuale errore».
Qui, Aureliano illustra il VAR non solo come uno strumento tecnico, ma come una “scorta” che protegge gli arbitri dagli sbagli, evidenziando la sua importanza nel bilanciare l’elemento umano con l’assistenza tecnologica.
In sintesi, le parole di Aureliano offrono uno sguardo intrigante su come il calcio non sia solo una questione di regole e tattiche, ma di emozioni condivise che coinvolgono tutti, dai giocatori agli arbitri, alimentando il fascino eterno di questo sport.



