Il talento emergente della Lazio: Floriani Mussolini potrebbe diventare il nuovo fenomeno del calcio italiano #Lazio #GiovaniPromesse #CalcioItaliano
Nel corso della trasmissione mattutina Morning Lazio su Radio Laziale, il direttore Mauro Bianchessi ha condiviso insight affascinanti sull’ascesa di talenti dal vivaio biancoceleste, con un focus particolare su Romano Floriani Mussolini. Le sue parole evocano un percorso di crescita non privo di ostacoli, ma carico di potenziale, suscitando curiosità su come un giovane giocatore possa evolversi in una stella assoluta.
Bianchessi ha descritto il cammino di Floriani Mussolini come un esempio virtuoso di sviluppo nel calcio professionistico. «È un ragazzino che mi sono trovato quando sono arrivato alla Lazio nel 2017, era piccolino. All’inizio si vedeva che aveva qualcosa di importante e di diverso ma non era pronto fisicamente. Lì è stata una lotta, perché appena entrati non si conoscevano gli allenatori e non giocava mai. Per dire quanto è difficile far crescere dei giocatori. Lo metti fuori sei mesi in una società dilettantistica per farlo giocare, cambi l’allenatore e lo riporti dentro a 16 gli fai un contratto e fanno pesare il cognome senza guardare la realtà del valore del giocatore. Nell’U18 fatica a giocare e lo difendo, alla fine con un giro diverso dall’interno dalla Lazio e lo scorso anno lo seguivano squadre italiane e estere, è stato il miglior esterno della Serie B.»
Con questa frase, Bianchessi evidenzia le sfide iniziali e il duro lavoro dietro il successo, mostrando come il talento grezzo richieda pazienza e opportunità per brillare, e come il cognome del giocatore non debba oscurare le sue vere abilità.
Proseguendo, il direttore ha sottolineato il margine di miglioramento futuro. «Con questa fisicità ancora da completarsi, avrà un margine ancora di crescita importante. Quando sono andato via dalla Lazio nel 2023 avevo detto che qualcuno dei nostri ragazzi sarebbe arrivato in Serie A, lui è il primo. Ruolo? Sarà un esterno di altissimo livello perché ha un passo e una tecnica importante, deve migliorare nella fase difensiva. È un Lazzari che diventerà più forte di Lazzari, anche fisicamente. Non è pronto per giocare in una squadra di Champions League, ma basta avere un poco di pazienza. Se lo impieghi come quarto o terzino destro, bisogna lavorarlo. Ma credo che un allenatore intelligente si adegui alle caratteristiche dei propri giocatori e non il contrario. È un Bellanova, che è anche un mio giocatore.»
Qui, Bianchessi paragona Floriani Mussolini a un giocatore affermato come Lazzari per enfatizzare il suo potenziale superiore, invitando a una riflessione sul ruolo dell’allenatore nel valorizzare i talenti emergenti, senza forzare adattamenti prematuri.
Questa analisi di Bianchessi non solo accende l’interesse sui giovani prospetti della Lazio, ma anche sul futuro del calcio italiano, dove la pazienza e lo sviluppo strategico potrebbero rivelare vere stelle del domani.
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