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Fabiani: “La conference? Roba vecchia e carina, non cambiamo mai… Sarri senza freni”

Svelata l’innovazione dietro la polemica alla Lazio: Fabiani rompe il silenzio! #Lazio #Calcio #PolemicheSulCampo

Immaginate una giornata al quartier generale della Lazio piena di tensioni e colpi di scena, dove una decisione improvvisa ha acceso le discussioni tra i media e il club. Tutto ruota attorno alla gestione di un evento che, a prima vista, sembrava routine, ma che ha finito per catturare l’attenzione di tutti. Cos’è successo esattamente? La società aveva inizialmente optato per una conferenza a porte chiuse, escludendo i giornalisti, una mossa che ha scatenato un’onda di malcontento immediato e costretto il club a fare marcia indietro in fretta.

Questa svolta inaspettata ha spinto il direttore sportivo Angelo Fabiani a intervenire direttamente per chiarire le intenzioni del club. Durante un open day per la stampa al centro sportivo, Fabiani ha cercato di dissipare le ombre, presentando la nuova formula non come una barriera, ma come un esperimento audace. Viene da chiedersi: è davvero possibile rinnovare i modi tradizionali di comunicare senza perdere l’essenza del confronto? La nuova idea prevede che l’allenatore parli come di consueto, ma con immagini proiettate alle sue spalle, in un formato descritto dal club come “innovativo”. Fabiani ha difeso questa scelta, ammettendo che elimina il contraddittorio diretto – quel botta e risposta che rende le conferenze così accese – ma insistendo che è un passo necessario per esplorare nuove vie e superare le abitudini consolidate.

Ora, ascoltiamo direttamente dalle parole di Fabiani, che ha dichiarato: «Volevamo fare una cosa carina ed innovativa. Manderemo immagini proiettate dietro di lui. Non c’è nessuno bavaglio che viene messo a Sarri, anche perché lui non è il tipo che si presterebbe a tutto questo. Capisco che possa sembrare che così non c’è il contraddittorio, ma se questo ci ferma, non ci apriamo mai all’innovazione». Con questa affermazione, Fabiani sottolinea che l’obiettivo era creare qualcosa di fresco e coinvolgente, senza intentare alcuna limitazione alla libertà espressiva, riconoscendo al contempo le preoccupazioni che una novità del genere potrebbe sollevare tra i media e i fan.

In conclusione, questa vicenda lascia aperte domande sul futuro della comunicazione nel mondo del calcio: riuscirà questa innovazione a bilanciare tradizione e modernità, o finirà per alimentare altre controversie? La Lazio, con Fabiani in prima linea, sembra decisa a spingere i confini, in un’era dove ogni mossa può diventare virale.

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