La nuova stagione della Lazio sta per partire e tra i temi caldi dello spogliatoio c’è la questione legata alla fascia da capitano. Una decisione che, seppur non determinante dal punto di vista tattico, ha un valore simbolico fondamentale all’interno del gruppo. Dopo averla indossata lo scorso anno in diverse occasioni, Mattia Zaccagni si avvia con ogni probabilità a confermarsi anche per la stagione 2025/26 come primo capitano della squadra biancoceleste.
A chiarire la linea è stato lo stesso tecnico della Lazio, che in un’intervista riportata da Il Messaggero ha sottolineato come il ruolo di capitano sia secondario rispetto alla coesione del gruppo:
“Io, a differenza di altri allenatori, non do troppa importanza a quella fascia. Zaccagni può tenerla, se lo vuole lo spogliatoio. Di solito, la indossa chi ha più presenze e anni in una squadra, ma Marusic ci tiene meno di Cataldi, che è cresciuto a Formello.”
Il messaggio è chiaro: sarà lo spogliatoio a decidere, secondo dinamiche interne e sensibilità che vanno oltre le mere statistiche.
Se fosse solo una questione di presenze, i numeri raccontano un’altra storia. Secondo quanto riportato da Lalaziosiamonoi.it, il primatista per presenze nella rosa attuale è Adam Marusic (316 gare), seguito da Danilo Cataldi (246), Patric (228), Lazzari (222), Pedro (176) e solo dopo Zaccagni, con 163 apparizioni. Una graduatoria che vede tanti veterani in vantaggio, ma che non rispecchia pienamente il peso attuale dei singoli nella gerarchia interna dello spogliatoio.
Cataldi, cresciuto nel vivaio di Formello e da sempre legato alla maglia, è un altro nome forte, ma sembra più defilato rispetto al carisma crescente di Zaccagni, che nelle ultime stagioni ha assunto un ruolo sempre più centrale nella squadra.
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