Gregucci apre il cuore su Sarri e la Lazio: un legame profondo che potrebbe cambiare tutto! #Lazio #Calcio #Intervista
Immaginate un ex campione che torna a parlare della sua squadra del cuore, svelando segreti su un nuovo allenatore che promette di rivoluzionare tutto. È proprio ciò che ha fatto Angelo Gregucci, leggendario difensore biancoceleste degli anni ’80, in una chiacchierata con Radiosei. Con parole accese e riflessioni profonde, Gregucci analizza l’arrivo del nuovo timoniere e il ruolo del presidente, lasciando i tifosi a chiedersi: cosa riserverà il futuro per la squadra capitolina?
Gregucci, con la sua esperienza da allenatore di squadre come Lecce e Alessandria, non si è limitato a un semplice commento. Ha esaminato con occhio esperto l’ingresso di Maurizio Sarri alla Lazio, evidenziando come questo rappresenti una mossa strategica per infondere un’identità solida alla formazione. Si parla di un tecnico con un passato vincente, capace di guidare club prestigiosi, e ora pronto a rilanciare le ambizioni biancocelesti in campionato e in Europa. Le sue osservazioni invitano a riflettere: Sarri potrebbe essere la chiave per un exploit inaspettato?
Ecco una delle sue dichiarazioni più evocative: «Sarri ama la Lazio, il suo centro sportivo e la zona di Roma in generale. Questa è una certezza, così come il suo legame con questi colori e il suo impegno massimo per la causa. Ci sono state cose personali che hanno interrotto il rapporto, che però adesso appare assolutamente vivo. Sarri sente la Lazio dentro, me l’ha sempre manifestato. La Lazio viene da due settimi posti, manca da parte della società la proposta di tornare a sognare (ai tifosi, ndr). Sarri parla in maniera pragmatica, parla di lavoro per poter crescere, anche perché col mercato bloccato diventa l’unica via. Se la Lazio arriva 6-7ima fa il suo, sopra fa qualcosa di straordinario». In questa frase, Gregucci sottolinea l’autentico attaccamento emotivo di Sarri alla Lazio, dipingendolo non solo come un professionista, ma come qualcuno che vive i colori biancocelesti in modo personale, e invita i fan a sperare in un’ambizione rinnovata nonostante le limitazioni del mercato.
Non si ferma qui, però: Gregucci punta anche su aspetti critici della gestione societaria. «Ciò che mi lascia stupito è l’errore marchiano della società riguardo l’aspetto economico, quindi quei milioni che secondo Lotito andavano ‘spostati’ per evitare il triplice blocco. La Lazio fa sempre il passo lungo quanto la sua gamba e questo rende il rischio di mercato inesistente. Il McTominay della situazione, quel tipo di investimento non è stato mai fatto. Il discorso è sempre lo stesso: sperare nella valorizzazione massima dei giocatori che si hanno in rosa. Nella migliore delle ipotesi il Luis Alberto o il Milinkovic». Qui, l’ex difensore critica apertamente le scelte economiche, evidenziando come la Lazio si affidi alla valorizzazione interna dei talenti per progredire, lasciando i lettori a interrogarsi su quanto questo approccio possa davvero portare a risultati straordinari nel prossimo campionato. Con queste parole, Gregucci non solo analizza, ma stimola un dibattito sul futuro della squadra, tenendo viva la curiosità dei tifosi.