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La Lazio è una polveriera e martedì la manifestazione dei tifosi contro Lotito

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La Lazio è una polveriera. Niente da fare, non ci si riesce proprio a lavorare in maniera tranquilla.

In ordine: Baroni esonerato a fine campionato dopo esser riuscito nell’impresa di non far qualificare a nessuna competizione europea. Poi è stato chiamato Sarri che, detto in massima tranquillità, aveva riportato un po’ di serenità fra i tifosi e addetti ai lavori.

Però la Lazio di Lotito, il primo contestatore di Gravina, si è trovato a dover combattere contro il blocco del calciomercato per via della Covisoc che ha bloccato il mercato in entrata della Lazio. Il club biancoceleste può soltanto vendere. La decisione si basa sui dati della trimestrale al 31 marzo e i tre parametri Figc – indice di liquidità, indebitamento e il costo del lavoro allargato – sono stati sforati dalla società capitolina che, nonostante sia regolarmente iscritta al campionato di Serie A, non può effettuare acquisti. Il tifoso della Lazio non ha certamente gradito la decisione, soprattutto a fronte dei proclami fatti in questi anni dal presidente Lotito sulla solidità finanziaria della ‘sua’ Lazio.

Rovella, Zaccagni e Guendouzi e Nuno Tavares di fatto sono sul mercato nonostante la Lazio afferma che “In merito alle notizie diffuse oggi da alcuni organi di stampa in modo fuorviante sulla situazione economico-finanziaria della Società, si ritiene doveroso precisare che non esiste alcun motivo di preoccupazione. La S.S. Lazio dispone di risorse proprie e di una struttura gestionale consolidata, che da oltre vent’anni affronta ogni passaggio con lucidità, responsabilità e rigore. La solidità economica – finanziaria, la sostenibilità del progetto sportivo e la coerenza strategica rappresentano da sempre ed ancor di più oggi pilastri su cui si fonda l’identità del Club”.

Ciliegina sulla torta di questa situazione grottesca è arrivata ieri quando la Lazio ha comunicato per domani, giovedì 10 luglio, la conferenza stampa del nuovo tecnico, ma senza giornalisti per evitare ‘domande scomode’. Era meglio non organizzare nulla che indire una conferenza stampa senza chi rappresenta la stampa. Non ci vuole un laureato per capirlo.

La protesta dei tifosi della Lazio

Giustamente i tifosi della Lazio cercano di spronare come sempre la società che comunque ogni anno ‘galleggia’ costantemente fra il “vorrei ma non posso” e il “tiramo a campà“. Martedì 15 luglio i tifosi sfileranno verso il Campidoglio, partendo da Largo Corrado Ricci per manifestare tutto il loro (giustificato) malcontento verso una società che alla fine è troppo Lotito dipendente e, palese a tutti oramai, potrebbe fare molto molto di più.

 

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di Davide Sperati

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