Intervenuto questa mattina ai microfoni di Radiosei, il giornalista Giulio Cardone ha fatto il punto sulla situazione economico-finanziaria della Lazio, analizzando in particolare il rapporto tra costi e lavoro, il controllo della nuova Covisoc e le prospettive per il mercato di gennaio.
Secondo Cardone, le previsioni attuali indicano che entro il 30 settembre il club dovrebbe riuscire a rientrare nei parametri del rapporto costo-lavoro, fissato a 0.8. Un risultato raggiungibile grazie ai tagli degli esuberi e al risparmio sugli stipendi, derivanti principalmente dalle operazioni in uscita. Questo rientro nei parametri, se confermato, permetterebbe alla Lazio di muoversi con maggiore libertà nel mercato di gennaio, non più vincolata a un’operatività a saldo zero.
Tuttavia, Cardone non nasconde le criticità del sistema attuale: “Si viaggia su un equilibrio precario, questo è chiaro”. Il giornalista sottolinea come, anche in caso di rientro nei parametri, la Lazio rimanga in una posizione di fragilità strutturale, incapace di garantire solidità economica nel lungo periodo.
Il nodo principale resta quello delle entrate. Il club, secondo Cardone, non può continuare a fare affidamento esclusivamente sulla qualificazione alle coppe europee per mantenere una parvenza di stabilità: “È molto pericoloso affidarsi sempre all’essere costretti ad andare in Europa. Non si può definire in salute un club legato così tanto ad una componente così variabile”.