La Lazio in difficoltà contro il Fenerbahce: un problema di costruzione che potrebbe cambiare tutto? #Lazio #Calcio #EuropaLeague
La Lazio ha mostrato evidenti lacune nel palleggio e nella costruzione del gioco durante la sfida contro il Fenerbahce, un deficit che, secondo il Corriere dello Sport, sta impedendo alla squadra di sviluppare una trama fluida e incisiva. Ma cosa sta accadendo davvero dietro queste prestazioni altalenanti? I movimenti non sincronizzati e una condizione fisica non al top stanno bloccando la creazione di occasioni, lasciando l’attacco isolato e poco pericoloso.
Nell’arco della partita, l’unica vera opportunità degna di nota nel primo tempo è arrivata da un lancio preciso di Rovella per Cancellieri, il cui colpo di testa però non ha creato veri grattacapi al portiere avversario. “Vampate” di Taty sono state una costante, ma tutte sono risultate inutili: l’attaccante non ha ricevuto un pallone giocabile per tentare un tiro da lontano, da dentro l’area o persino un colpo di testa, portandolo a innervosirsi per l’atteggiamento dei turchi e dell’arbitro.
Mentre Maurizio Sarri si concentra sulla stabilità difensiva, la squadra perde smalto in fase offensiva, con un’evidente mancanza di collegamento tra centrocampo e attacco. Nel modulo 4-3-3 attuale, si sente l’assenza di una mezzala specializzata nella costruzione, e giocatori come Dele-Bashiru appaiono in affanno, girando a vuoto senza trovare ritmo.
Rovella non è riuscito a prendere le redini del gioco, limitandosi a un ruolo marginale, mentre Guendouzi si è ridotto a una figura di “faticatore”, senza aggiungere creatività. Con queste premesse, è complicato fornire all’attacco i palloni necessari per creare pericoli.
Tuttavia, qualche segnale positivo è emerso nel secondo tempo, grazie all’ingresso di Cataldi e Pedro, quest’ultimo il più vivace in campo e definito come il più “effervescente”, proprio come aveva dimostrato nel finale della scorsa stagione. Anche l’abbassamento di Dia sulla trequarti ha aiutato a dare più fluidità, favorendo sponde e inserimenti, anche se i veri tiri in porta sono rimasti un miraggio. Sarà questo il punto di svolta per una Lazio che deve ritrovare equilibrio e mordente?
La notizia in breve
- La Lazio ha evidenziato lacune nel palleggio e nella costruzione del gioco, ostacolando la creazione di occasioni per l'attacco.
- L'entrata di Cataldi e Pedro nel secondo tempo ha portato qualche segnale positivo, ma resta la mancanza di tiri in porta e di creatività.
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