La Lazio corre contro il tempo: sfoltire la rosa entro settembre per evitare sanzioni! #Lazio #Calciomercato #FinanzaSportiva
Mentre il ritiro della Lazio a Formello si avvicina alla fine della prima settimana, i tifosi si chiedono: cosa succederà sul fronte del calciomercato? La squadra biancoceleste è bloccata dal limite dei tesseramenti, con l’attenzione del club interamente focalizzata sulle uscite. È una situazione che tiene tutti con il fiato sospeso, soprattutto perché c’è una scadenza stringente: rientrare nell’indicatore di costo del lavoro allargato entro il 30 settembre, per evitare ulteriori sanzioni.
La causa di questo stallo è chiara e preoccupante: il club ha sforato tre indicatori finanziari nella trimestrale al 31 marzo scorso, includendo liquidità, indebitamento e proprio il costo del lavoro allargato. Immaginate una squadra che deve correre per rimettere a posto i conti, con il rischio di limitazioni che potrebbero pesare sul futuro. Ora, la Lazio è costretta ad accelerare sulle cessioni per alleggerire la rosa e bilanciare i bilanci, o rischiare di rimanere bloccata.
Ma c’è un twist che potrebbe cambiare le carte in tavola: dal prossimo gennaio, entrerà in vigore un nuovo sistema di controllo della FIGC, dove solo l’indicatore di costo del lavoro allargato rimarrà come parametro vincolante. Questo dettaglio, come riportato nel testo originale, sottolinea un’evoluzione normativa che sposta l’attenzione sui dati della trimestrale al 30 settembre – in pratica, è un monito per la Lazio a non perdere tempo, sfruttando l’attuale sessione di mercato per ridurre i costi o aumentare i ricavi. È come un’opportunità che bussa alla porta, ma solo se agiscono in fretta.
Per chi vuole capirne di più, l’indicatore in questione è una frazione semplice ma decisiva: al numeratore, ci sono i costi del lavoro allargato (che includono spese per il personale della prima squadra, ammortamenti e svalutazioni dei diritti dei calciatori, più i costi per agenti), mentre al denominatore figurano i ricavi da varie fonti come vendite, sponsorizzazioni, diritti TV e plusvalenze. Il Consiglio Federale ha già fissato le nuove soglie: 0,8 per gennaio prossimo, che poi scenderanno a 0,7 dall’estate 2026 fino al 2030, allineandosi al Fair Play Finanziario UEFA. Queste cifre, in linea con il Fair Play Finanziario UEFA, evidenziano quanto sia cruciale per la Lazio monitorare e migliorare questo rapporto per una sostenibilità a lungo termine.
In ultima analisi, la capacità della Lazio di sfoltire la rosa e alleggerire il monte ingaggi non è solo una mossa tattica, ma un imperativo per garantire libertà di manovra sul mercato e stabilità finanziaria. Con il tempo che scorre inesorabile, i prossimi passi del club saranno decisivi per il suo futuro – una storia che i fan non vorranno perdersi.
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