La Lazio in cerca di “fosforo” dopo la sconfitta contro il Fenerbahce
La squadra biancoceleste è alla ricerca di “fosforo”, un elemento che potrebbe fare la differenza dopo la delusione in Turchia. Cosa ha mancato la Lazio in quel match? Con le gambe che apparivano “imballate” e il gioco “sotto ritmo”, la partita ha evidenziato problemi che vanno oltre la semplice stanchezza, lasciando i tifosi a chiedersi come ribaltare la situazione.
Mentre l’allenatore avversario restava calmo, sulla panchina della Lazio la tensione era palpabile fin dai primi minuti. Dopo soli dieci minuti, si notava già un’evidente agitazione, con il Fenerbahce che si è fatto subito pericoloso: Szymanski ha provato un tiro al volo, Elmas è andato vicino al palo, e Provedel è stato superlativo nel deviare un “siluro”, dimostrando i suoi progressi e riflessi rapidi. Anche Muldur ha sfiorato il gol di testa verso la fine del primo tempo, mettendo sotto pressione la difesa.
Le difficoltà della Lazio non si limitavano al ritmo blando; c’era un evidente scollamento tra i reparti e fatica nell’impostazione dal basso, come sottolineato in alcune analisi.Potrebbe interessarti
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Il momento clou è arrivato con il pasticcio di Guendouzi: un retropassaggio errato ha permesso a En-Nesyri di servire Kahveci, che ha anticipato Romagnoli e segnato. Provedel, incolpevole, è stato sostituito da Mandas al 60′, e con l’uscita di Tavares, Gila, Guendouzi, Zaccagni, Castellanos e Cancellieri per far spazio a Pellegrini, Hysaj, Belahyane, Noslin, Dia e Pedro, la Lazio ha provato a reinventarsi. Eppure, senza mostrare “mezzo guizzo”, ogni tentativo è sfumato, rendendo impossibile ribaltare il risultato.
Ora, con la prossima sfida contro il Galatasaray in arrivo (sabato alle 20), i biancocelesti sperano di trovare “un po’ più di fosforo” per invertire la rotta e accendere finalmente la scintilla che manca. Che sia l’occasione per una rinascita?



