Scopri la sorprendente statistica su Castellanos della Lazio: tira tantissimo, ma i gol latitano! #Lazio #Calcio #Statistiche
Valentín “Taty” Castellanos è stato una figura chiave per la Lazio nell’ultima stagione, ereditando un’eredità pesante da un predecessore illustre. L’attaccante argentino, con il suo background da Girona e il titolo di capocannoniere in MLS con il New York City FC, ha vissuto momenti di alti e bassi, diventando uno dei protagonisti più riconoscibili della squadra biancoceleste negli ultimi mesi. Ma cosa rende davvero curiosa la sua storia? Il suo contributo in campo è stato notevole, eppure nasconde un aspetto che potrebbe far riflettere i tifosi.
Quando Castellanos è stato schierato, soprattutto al fianco di Boulaye Dia, il centravanti senegalese con esperienza in Ligue 1 e Serie A, la Lazio ha guadagnato in dinamismo offensivo, con azioni più profonde e creative. Questa partnership ha reso le partite più imprevedibili, alimentando l’interesse dei fan per come un duo così variegato potesse influenzare il gioco. Tuttavia, le sue prestazioni sotto porta hanno acceso un dibattito acceso tra appassionati e esperti: il suo impegno è evidente, ma spesso non si traduce in reti decisive.
Secondo i dati SICS, citati da Sport Mediaset, – e qui sta il dato che potrebbe sorprendere i più, perché evidenzia come la quantità di tiri non sempre si traduca in risultati concreti – Castellanos ha concluso verso lo specchio della porta 53 volte in stagione, con una precisione del 54,6%.
Questi numeri collocano l’argentino al quarto posto in Serie A per tiri nello specchio, dietro a giocatori come Moise Kean, Nikola Krstovic e Nico Paz, mentre Mateo Retegui, pur quinto in classifica, è diventato capocannoniere dimostrando quanto conti la capacità di conversione. È un confronto che solleva domande intriganti: quanti gol in più avrebbe potuto segnare Castellanos con un po’ più di cinismo?
Insomma, la stagione di Castellanos dipinge il ritratto di un giocatore generoso e coinvolto nella fase offensiva, sempre pronto al sacrificio tattico. L’area da migliorare resta quella della finalizzazione, cruciale per un ruolo più solido nella Lazio e per crescere ulteriormente nel panorama del calcio italiano. Che evoluzione ci riserverà il prossimo anno?