Danilo Cataldi: Il ritorno inaspettato che potrebbe rivoluzionare il centrocampo della Lazio
Chissà se il centrocampo della Lazio ha finalmente trovato il suo nuovo leader: Danilo Cataldi sta scalando le gerarchie con una rinascita che promette sorprese. #Lazio #Calcio #SerieA
Danilo Cataldi, il centrocampista romano classe ’94, sta vivendo un’estate di vera e propria rinascita calcistica con la Lazio. Dopo un periodo di incertezza in cui sembrava destinato a un ruolo marginale, l’ex regista biancoceleste ha riconquistato spazio e centralità nel progetto tecnico. Il “Comandante” – soprannome che sottolinea l’approccio autoritario e strategico dell’allenatore – ha deciso di puntare nuovamente su Cataldi, schierandolo come playmaker accanto a Nicolò Rovella, ex Juventus e protagonista di buona personalità in questa fase pre-campionato. Questa scelta sta generando curiosità per come un giocatore familiare possa emergere con forza improvvisa.
Inizialmente considerato come una semplice alternativa a Guendouzi, mezzala francese dal grande dinamismo, Cataldi ha dimostrato di poter offrire molto di più. La sua duttilità e la maturità acquisita, anche grazie all’esperienza maturata lontano da Roma (un anno a Firenze), gli hanno permesso di imporsi nuovamente come un elemento chiave del centrocampo laziale. Come riportato dal Corriere dello Sport, Sarri, già artefice della sua consacrazione come regista in passato – una frase che evidenzia come l’allenatore abbia giocato un ruolo decisivo nella crescita del giocatore in precedenza – ha riconsegnato a Cataldi il ruolo di playmaker. La decisione di spostare il giovane talento Sofian Belahyane da mezzala ha aperto definitivamente lo spazio per Danilo, che potrebbe partire titolare nell’imminente amichevole contro la Primavera, al fianco di Guendouzi e Dele-Bashiru.
Con il mercato ancora bloccato e l’assenza di impegni europei, l’attenzione è tutta su risorse interne come Cataldi e Rovella. Giocatori del genere incarnano perfettamente i principi del “sarrismo”: un gioco basato su uno-due tocchi e un’intensità agonistica elevata – termine che descrive lo stile tattico preciso e dinamico promosso dall’allenatore, rendendolo intrigante per gli osservatori. La Lazio 2025-2026 potrebbe così presentarsi con una doppia regia, una formula tattica che prevede un playmaker in avvio dell’azione e un altro in chiusura, sfruttando al meglio i cinque cambi disponibili durante le partite.
Questa impostazione tattica, che vede Cataldi e Rovella come perni del centrocampo, solleva domande su come la squadra possa evolversi. Dimostra la volontà di plasmare la formazione ottimizzando il potenziale dei giocatori a disposizione, in un contesto dove la fiducia in elementi come Cataldi non è solo un atto tecnico, ma ha anche un forte significato simbolico: nel calcio, a volte, la vera risorsa è già presente in casa, valorizzata attraverso il lavoro e la convinzione nel progetto. La nuova Lazio, priva di nuovi acquisti e costretta a fare di necessità virtù, si affida dunque ai suoi uomini ritrovati, puntando sulla coesione del gruppo e sulla profonda conoscenza dei meccanismi di gioco per affrontare la prossima stagione con rinnovato entusiasmo.