Lazio, De Grandis non edulcora: “Bisogna scatenare il vero Zaccagni, Isaksen deve finalmente spiccare”

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De Grandis analizza la Lazio: “Serve trovare il miglior Zaccagni” per il salto di qualità #Lazio #Calcio #SerieA

In un’intervista a Radio Laziale, il giornalista sportivo Stefano De Grandis ha offerto un’analisi approfondita sulle prospettive della S.S. Lazio per la nuova stagione, focalizzandosi sulle sfide tattiche e sui possibili miglioramenti. Le sue parole, ricche di critiche costruttive, puntano i riflettori su aspetti chiave come il centrocampo e l’attacco, suscitando curiosità su come la squadra possa evolversi. Con l’amichevole contro l’Avellino alle porte, le osservazioni di De Grandis invogliano i tifosi a chiedersi se queste riflessioni porteranno a veri cambiamenti sul campo.

De Grandis sottolinea le difficoltà della Lazio nella fase di costruzione del gioco, evidenziando l’assenza di un regista puro come Lucas Leiva, ormai ritirato. In questo contesto, Danilo Cataldi viene descritto come un giocatore impegnato ma forse non pienamente adatto a dettare i ritmi della squadra, lasciando aperta la questione su come colmare questo vuoto. Questa analisi crea interesse per le sperimentazioni che potrebbero emergere, specialmente in vista dell’amichevole, vista come un’opportunità per testare nuove formazioni.

Tra le sue dichiarazioni più incisive, De Grandis ha parlato apertamente delle carenze offensive e delle potenziali soluzioni. Ecco una parte delle sue parole: «La Lazio manca nel palleggio. Ad oggi, a centrocampo, partirei con Guendouzi, Rovella e Cataldi mezzo-sinistro. Belahyane non ce lo vedo come mezzala. Ricordiamoci che c’è sempre Vecino in quel ruolo, e lo sa fare, in attesa che Dele-Bashiru possa crescere. Castellanos rimane un buon giocatore, ma non è un bomber.» (In questa frase, De Grandis delinea una formazione ideale per il centrocampo, sottolineando la necessità di giocatori affidabili come Vecino per bilanciare le lacune, e avverte che Castellanos, pur valido, non è un centravanti puro, invitando a riflessioni sul rafforzamento dell’attacco).

Proseguendo, De Grandis si è soffermato su elementi chiave per il successo della squadra: «Serve trovare il miglior Zaccagni, così come Isaksen deve riuscire a fare il salto di qualità per apportare gol davanti. Dall’amichevole con l’Avellino, ho notato che la Lazio manca nel palleggio, così si fa fatica. La delusione è stata Dele-Bashiru, deve imparare a muoversi. Nuno Tavares visto nel primo tempo, invece, mi è piaciuto. È l’elemento positivo, con una fase difensiva abbastanza ordinata.» (Qui, l’esperto esprime l’urgenza di massimizzare il potenziale di Zaccagni e Isaksen per migliorare la produzione offensiva, mentre critica Dele-Bashiru per la sua inesperienza, contrapponendola alla nota positiva di Tavares, generando curiosità su come questi giocatori si adatteranno).

L’amichevole contro l’U.S. Avellino, una squadra di Serie C, rappresenta un banco di prova cruciale per la Lazio, come evidenziato da De Grandis. Le sue osservazioni, bilanciate tra critiche e incoraggiamenti, alimentano l’interesse dei fan, spingendoli a seguire da vicino gli sviluppi della squadra nella nuova stagione. Con queste riflessioni, emerge un quadro tattico che potrebbe definire il futuro della formazione biancoceleste.

Articolo pubblicato da Redazione Laziochannel il giorno 28 Luglio 2025 19:50

La notizia in breve

  • De Grandis sottolinea la necessità di trovare il miglior Zaccagni e migliorare l'attacco con Isaksen per aumentare la produzione offensiva.
  • L'assenza di un regista puro limita la Lazio; Cataldi è impegnato ma non ideale, mentre l'amichevole con l'Avellino sarà cruciale per testare nuove formazioni.

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