La Lazio intensifica la preparazione: doppie sessioni e un calendario che promette scintille!
Chissà cosa riserverà questa giornata di allenamenti per la Lazio a Formello? Con un programma serrato che enfatizza disciplina e ritmo, la squadra è pronta a dare il massimo in vista di sfide entusiasmanti. #Lazio #Calcio #Allenamenti
Oggi, la formazione biancoceleste replica con una doppia sessione di allenamento, un segnale che mister Maurizio Sarri non transige su ritmi e disciplina. La giornata inizia alle 9:30 con la sessione mattutina, seguita da quella pomeridiana alle 18. Ma c’è di più: la puntualità è richiesta anche per tre appuntamenti chiave, come riportato dal Corriere dello Sport. Si tratta della colazione alle 8, del pranzo intorno alle 13 e della cena alle 20:45, dettagli che sottolineano quanto ogni minuto conti per mantenere la squadra affilata e concentrata.
La squadra continuerà con gli allenamenti due volte al giorno fino a sabato, preparando un’annata che si annuncia intensa. Domenica 20 luglio, alle ore 20, è in programma il primo “galoppo in famiglia” – un’espressione che indica un test interno amichevole, ideale per valutare le condizioni del gruppo senza l’intensità di un match ufficiale. Il ritiro proseguirà fino al 25 luglio, una fase cruciale per affinare le dinamiche della rosa.
Sul fronte delle amichevoli, il calendario si scalda con il primo vero test sabato 26 luglio allo Stadio Benito Stirpe di Frosinone, contro l’Avellino. In seguito, la Lazio partirà per la Turchia, dove giocherà due match di prestigio: il 30 luglio contro il Fenerbahce e il 2 agosto contro il Galatasaray. Questi incontri saranno l’occasione perfetta per testare la squadra contro avversari di livello internazionale e raffinare le tattiche.
Intanto, nel mercato, è stata finalizzata la cessione di Romano Floriani Mussolini alla Cremonese. Si tratta di un prestito con diritto di riscatto a 5 milioni di euro, che include una clausola strategica: la Lazio manterrà il 50% dei diritti sulla futura rivendita del giovane terzino. Una mossa astuta che evidenzia la fiducia nel potenziale del giocatore e la lungimiranza del club nel tutelare i suoi talenti.