Le Azzurre contro la Spagna: Soncin sfida la potenza iberica con mosse tattiche da maestro? #ItaliaFemminile #CalcioDonne #QualificazioniEuropee
Di fronte alla temibile Spagna, il commissario tecnico dell’Italia Femminile, Andrea Soncin, sta per mettere in campo una strategia che potrebbe fare la differenza in questa cruciale battaglia per la qualificazione. Immaginate una squadra che, invece di lanciarsi in un attacco spericolato, preferisce giocare d’astuzia: è proprio questo l’elemento che tiene i fan con il fiato sospeso. Soncin ha scelto di affidarsi a un piano collaudato, quello che ha già regalato un pareggio prezioso contro le stesse avversarie lo scorso ottobre, puntando su equilibrio e razionalità per fronteggiare una delle formazioni più forti d’Europa.
Al centro di questa tattica c’è un assetto difensivo studiato nei minimi dettagli: un solido 5-4-1 in fase di non possesso, progettato per arginare il palleggio incessante e gli attacchi rapidi della Spagna. “Buonsenso prima che dal coraggio”, una frase che sottolinea come Soncin privilegi scelte razionali e pragmatiche rispetto a mosse audaci, trasformando la difesa in un vero muro impenetrabile. Questa decisione non è solo difensiva, ma anche una mossa intelligente per sfruttare eventuali ripartenze, lasciando i lettori a chiedersi se basterà per ribaltare le sorti della gara.
Tra le protagoniste di questo schema c’è Barbara Bonansea, una novità assoluta che aggiunge un tocco di imprevedibilità. Nonostante l’inclusione di un’attaccante extra rispetto alle partite contro Belgio e Portogallo, il suo ruolo si estende ben oltre l’offensiva: dovrà sacrificarsi in fase di ripiegamento, integrandosi in una linea di centrocampo a quattro per evitare pericolosi vuoti tra le linee. È un esempio di come ogni giocatrice debba adattarsi, alimentando la curiosità su come Bonansea bilancerà attacco e difesa in un match così intenso.
Un altro elemento chiave è il riposizionamento di Arianna Caruso, il cuore pulsante del centrocampo azzurro. “Mediana”, termine che indica la sua nuova collocazione più arretrata per rafforzare il filtro difensivo, invece del suo ruolo abituale da trequartista. Questa mossa, che spiega l’intenzione di Soncin di irrobustire il centro campo e spezzare il gioco avversario, non è una semplice ritirata ma una strategia astuta per mantenere il controllo senza rinunciare alle occasioni di contropiede. Con un’organizzazione difensiva così ferrea e la capacità della squadra di gestire ripartenze rapide, le Azzurre puntano a sorprendere ancora una volta.
Mentre l’Italia si affida a questo approccio pragmatico, l’attenzione si sposta anche sugli altri risultati: calcoli su Portogallo-Belgio e, eventualmente, la differenza reti potrebbero decidere il destino della qualificazione. Sarà questa tattica a fare la differenza, o la Spagna prevarrà? Solo il campo lo dirà, ma una cosa è certa: Soncin e le sue ragazze stanno giocando una partita che va oltre il calcio, puntando tutto su intelligenza e resilienza.
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