Il presidente della Lazio è in piena lotta per sbloccare il mercato: quali mosse decisive attendono i biancocelesti? #Lazio #CalcioMercato #SerieA
La Lazio sta vivendo un momento cruciale nel suo tentativo di sbloccare il mercato di gennaio, con il presidente Claudio Lotito che è tornato a Formello per dedicarsi a calcoli estenuanti che vanno avanti da settimane, senza ancora una soluzione chiara. I tifosi si chiedono se questo sforzo porterà finalmente a rinforzi attesi, in una situazione che appare sempre più intricata e ricca di ostacoli.
Le cessioni come quella di Tchaouna al Burnley e i 6,5 milioni incassati dalla vendita di Casale non sembrano sufficienti, e nemmeno i tagli agli esuberi e ai loro ingaggi stanno risolvendo il problema. Quello che serve è una cessione più sostanziosa per gestire al meglio il “costo del lavoro allargato” [un parametro finanziario chiave che indica le spese totali legate al personale e che rimane l’unico in vigore dopo il 1° luglio, essenziale per mantenere l’equilibrio dei conti].
Il club ha già reso noto il calendario degli eventi societari fino al prossimo 30 giugno, e un momento decisivo sarà la riunione del consiglio di gestione per approvare il progetto di bilancio, sia separato che consolidato, al 30 giugno 2025. Questa si terrà tra il 15 e il 22 settembre, proprio prima della trimestrale del 30. Solo dopo l’analisi di questi dati, prevista non prima di novembre dal nuovo organismo che sostituirà la Covisoc, si capirà se ci sono le condizioni per tesserare lo svincolato
Lorenzo Insigne. Lotito deve fare i conti con una situazione delicata, dove non può rischiare di pagare in anticipo lo stipendio a Insigne solo per farlo allenare a Formello, rischiando di peggiorare ulteriormente il bilancio già precario. L’ex giocatore del Napoli sta esercitando pressioni, ma allo stesso tempo sta valutando offerte da Udinese, Sassuolo e dall’estero, ben consapevole delle complessità che avvolgono la Lazio.
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