Lazio pronta a stupire: L’ex dirigente Vincenzo Mirra svela prospettive intriganti per i biancocelesti #Lazio #SerieA #Calcio
Vincenzo Mirra, ex dirigente, ha condiviso le sue riflessioni sul ruolo che potrebbe ricoprire la Lazio nella prossima stagione e sui 21 anni di presidenza Lotito. Le sue parole, rilasciate ai microfoni di Radiosei, suscitano curiosità per il potenziale nascosto della squadra, che potrebbe emergere come una sorpresa inaspettata nel campionato, grazie a fattori come l’assenza dalle coppe europee per garantire maggiore focus e continuità.
Parlando del campionato in arrivo, Mirra esprime ottimismo sulla capacità della Lazio di inserirsi nella lotta per i primi posti. «Mi aspetto che la Lazio possa lottare per i primi posti in Europa. Mi aspetto molto da Sarri. Osservando le altre, il Napoli può solo perdere lo scudetto. Le altre big si stanno rinforzando, ma con tanti innesti hai bisogno di tempo. Non avendo le coppe europee, Lazio e Milan possono fare bene. La Lazio può essere la sorpresa del campionato. Sarà una Serie A con tante sorprese. Se il Como fa un innesto importante in difesa può avere un ruolo importante». Questo passaggio sottolinea l’entusiasmo di Mirra per una stagione imprevedibile, dove la Lazio potrebbe sfruttare la mancanza di impegni europei per emergere tra le outsider, nonostante le ambizioni delle rivali.
Sul fronte della presidenza Lotito, Mirra traccia un bilancio misto, elogiando l’inizio ma puntando il dito su alcune carenze strutturali. «Fece bene a salvare la Lazio, dando seguito alla storia. Da lui mi sarei aspettato una crescita. Non mi riferisco solo ai soldi. Lotito dovrebbe creare una struttura giovanile importante. Basti pensare a quanto ottenuto da realtà come Atalanta e Roma. Penso anche allo scouting, guardando come sta crescendo con il Bologna. Pensate al lavoro di Sartori. Il suo lavoro coniuga risultati e plusvalenze. Da Lotito mi sarei aspettato questo». Qui, Mirra critica costruttivamente la mancata evoluzione in aree chiave come il settore giovanile e lo scouting, suggerendo che una maggiore attenzione a questi aspetti potrebbe elevare ulteriormente il club. Le sue osservazioni invitano a riflettere su come la Lazio possa evolversi per mantenere la competitività nel lungo termine.
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