Home Ultime Notizie Lazio Moretti: “D’Amico mi allenò, papà tifoso Lazio impazzirà – Che ironia familiare!”

Moretti: “D’Amico mi allenò, papà tifoso Lazio impazzirà – Che ironia familiare!”

I ricordi d’infanzia di Emiliano Moretti che incantano i tifosi del calcio

Ti sei mai chiesto come un semplice allenatore possa segnare per sempre la carriera di un campione? Emiliano Moretti, leggendario difensore di Serie A, ci regala un’introspezione affascinante sui suoi primi passi, evocando emozioni e legami familiari che continuano a ispirare. Scopri come il mondo del pallone ha intrecciato la sua vita con figure iconiche. #CalcioMemorie #StorieSportive #EmilianoMoretti

Emiliano Moretti, ex difensore centrale con una carriera stellata in Serie A, è oggi un elemento chiave nello staff tecnico del Torino, dove collabora con l’allenatore Marco Baroni. In una recente intervista a La Gazzetta dello Sport, ha condiviso aneddoti intimi e riflessioni, ripercorrendo i momenti pivotali della sua storia calcistica e il profondo attaccamento al gioco.

Con una carriera che lo ha visto indossare le maglie di Fiorentina, Juventus, Bologna, Valencia e Torino, fino al ritiro nel 2019, Moretti ha collezionato oltre 500 presenze tra Italia e Spagna. Oggi, nel suo ruolo di collaboratore tecnico, porta il suo bagaglio di esperienza professionale al servizio della squadra granata, contribuendo alla visione pragmatica di Baroni, che ha guidato club come Lecce e Benevento in Serie A.

Nell’intervista, Moretti si è soffermato sui suoi esordi, evidenziando il fascino del calcio fin dall’infanzia. Un aspetto commovente è il suo legame con la Lazio, radicato nel tifo appassionato di suo padre, e arricchito da incontri con personalità come Vincenzo D’Amico, il fantasista biancoceleste scomparso nel 2023, celebre per il suo talento e carisma sia in campo che nella vita quotidiana.

Moretti ricorda con emozione: «Il mio primo allenatore è stato Vincenzo D’Amico. Immaginate mio padre, tifoso della Lazio». In questa frase, l’ex difensore cattura l’essenza dei suoi inizi, mostrando come D’Amico non fosse solo un mentor, ma un simbolo che ha unito la sua formazione calcistica al calore familiare e al tifo per la squadra.

Proseguendo, Moretti approfondisce il suo percorso: «Partiamo dagli inizi, alla Pantheon Travel di Roma: il mio primo allenatore è stato Vincenzo D’Amico. Immaginate mio padre, tifoso della Lazio. Poi alla Lodigiani, c’è stato il salto di qualità: abbiamo vinto lo scudetto con la Berretti, ho debuttato in Serie C a 17 anni. La Fiorentina? È accaduto all’improvviso, in extremis a gennaio. Mi stavo allenando alla Borghesiana, mi chiamano: “Dacci una risposta”. Con lo scooter mi precipito a parlare con i miei, era il mio primo spostamento. Okay immediato ai viola, logico. Sono subito andato al ritiro di Viareggio, con la Primavera». Qui, Moretti illustra vividamente il caos e l’eccitazione dei suoi primi trasferimenti, sottolineando come scelte rapide e decisive abbiano plasmato la sua ascesa, dall’esordio giovanile al professionismo, e come il supporto familiare abbia giocato un ruolo cruciale in quei momenti pivotali.

Queste storie non solo riaccendono la curiosità sui retroscena del calcio, ma ricordano come le radici personali possano influenzare una carriera leggendaria, lasciando un’eredità di ispirazione per i nuovi talenti.

Articolo pubblicato da Redazione Laziochannel il giorno 25 Luglio 2025 23:31
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