Pedro Neto incanta nel Mondiale per Club: come ha fatto la Lazio a lasciarselo sfuggire? #PedroNeto #Lazio #MondialePerClub
Le luci del MetLife Stadium illuminano la semifinale del Mondiale per Club, ma un talento brilla più di tutti, riaprendo una ferita dolorosa per i tifosi della Lazio. Si tratta di Pedro Neto, l’esterno portoghese che sta dominando il campo con una prestazione da urlo. Vederlo in azione fa sorgere una domanda inevitabile, carica di rimpianto: “ma come abbiamo fatto a lasciarcelo scappare?”. Questa frase, piena di frustrazione, cattura il senso di incredulità dei fan biancocelesti di fronte a un’opportunità persa.
Mentre Pedro Neto fa impazzire la difesa del Fluminense con dribbling e accelerazioni impressionanti, il suo gioco riecheggia le parole del telecronista Riccardo Trevisani, che sottolinea come sia il giocatore con più dribbling riusciti in tutta la competizione. “ricorda come si tratti del giocatore con più dribbling riusciti in tutta la competizione”, un’affermazione che evidenzia la superiorità tecnica di Neto, ponendolo al centro dell’attenzione globale e amplificando il rammarico per chi l’ha visto solo di sfuggita.
Ogni sua mossa sul campo è un mix di tecnica e velocità che lascia senza fiato. Parte largo a sinistra, salta l’avversario con facilità e crea occasioni da gol a ripetizione. È un calciatore completo, maturo e dominante a livello mondiale, trasformato dal Wolverhampton in una delle ali più letali del panorama internazionale.
Eppure, è amaro pensare che questo gioiello è stato per due stagioni parte della Lazio. Arrivato dal Braga come promessa, non ha mai trovato lo spazio per brillare. Venduto per una cifra che ora sembra ridicola – 18.3 milioni di euro – la sua partenza solleva interrogativi su errori di valutazione nel calciomercato biancoceleste. Ogni suo dribbling è un promemoria di ciò che poteva essere, e stasera, quella ferita si riaccende più che mai, lasciando i tifosi a chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se le cose fossero andate diversamente.