Rambaudi non le manda a dire: Provstgaard ha talento, Belahyane inadatto al ruolo

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Le insight di Roberto Rambaudi sulla Lazio dopo l’amichevole: dubbi e potenziali sorprese! #Lazio #Calcio #Amichevole

Roberto Rambaudi, ex calciatore della Lazio, ha condiviso le sue prime impressioni su una recente amichevole della squadra contro la Primavera. Sebbene sia ancora troppo presto per esprimere giudizi definitivi, Rambaudi ha offerto spunti interessanti sulle dinamiche in campo e sulle potenzialità di alcuni singoli. Ha sottolineato l’importanza del periodo iniziale, in cui si valuta sia i giocatori già noti che quelli nuovi al sistema, concentrandosi in particolare su Oliver Provstgaard, il giovane difensore danese che sta impressionando per le sue qualità e la sua applicazione. Le sue parole riflettono una cauta fiducia, bilanciata da perplessità sulla capacità della squadra di migliorare in fase offensiva, un elemento cruciale per le ambizioni future.

Nelle sue riflessioni su Provstgaard, Rambaudi ha espresso cautela ma anche ottimismo. «È presto ancora per dare giudizi, è tutto prematuro. Si parte da chi conosce il tecnico, poi in questo periodo Sarri studia anche chi invece non conosce. Provstgaard si vede che è un ragazzo attento, applicato, ha delle qualità; è serio, lo dimostra il fatto che fa il capitano in Nazionale Under 21; lui, come già dicevo durante gli Europei, può fare molto bene. Il resto è tutto da vedere.» Questo commento sottolinea la prudenza di Rambaudi nel non affrettare valutazioni, evidenziando le doti di Provstgaard come attenzione e serietà, mentre lascia aperta la possibilità di ulteriori sviluppi.

Passando a dubbi su altri aspetti, Rambaudi ha toccato il tema di Insigne e il ruolo di Belahyane. «Insigne? Non credo che sia quella la soluzione. Serve trovare qualità lì davanti o, almeno le occasioni; occorre cambiare l’idea di fare calcio, serve essere più propositivi, il compitino non basta, ci vuole il coraggio. Belahyane è un play, per quello che chiede Sarri, non può fare la mezzala. Può fare la mezzala cercando palla tra le linee, abbassandosi col play, ma se gli chiedi di invadere l’area o crossare a 50 metri non ce l’ha.» Qui, Rambaudi esprime scetticismo sulla scelta di Insigne, insistendo sulla necessità di un approccio più coraggioso e dinamico, e spiega i limiti di Belahyane in ruoli diversi da quelli per cui è adatto.

Infine, Rambaudi ha condiviso le sue perplessità sull’attacco della squadra. «Una parte di me va dietro alla corrente che pensa che l’allenatore bravo debba farmi migliorare la squadra, e questo di base penso debba essere; l’altra parte ha difficoltà a pensare che si possa fare meglio dello scorso anno dal punto di vista offensivo, delle occasioni da gol. Dietro Sarri è un maestro, davanti diventa complicato fare bene. Ho dei seri dubbi quindi, ma voglio essere smentito.» Questa frase rivela il conflitto interiore di Rambaudi, che da un lato si aspetta miglioramenti da un buon allenatore, ma dall’altro dubita della progressione in attacco, augurandosi di essere contraddetto dai risultati. Le sue osservazioni lasciano spazio a curiosità su come evolverà la squadra, alimentando l’interesse per le prossime sfide.

Articolo pubblicato da Redazione Laziochannel il giorno 24 Luglio 2025 13:13
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di Redazione Laziochannel

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La notizia in breve

  • Rambaudi analizza la Lazio dopo l'amichevole, evidenziando il potenziale di Provstgaard e la necessità di valutare i nuovi giocatori.
  • Esprime perplessità sull'attacco e critica il ruolo di Insigne e Belahyane, sottolineando la necessità di un approccio più propositivo.