La Lazio di Maurizio Sarri ha rotto il ghiaccio con la prima amichevole stagionale contro la formazione Primavera, un test che, pur senza ambizioni di risultato, ha offerto indicazioni importanti allo staff tecnico. Non tutte incoraggianti. Secondo quanto riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, l’impressione generale è stata quella di una squadra ancora in fase di rodaggio, con alcuni elementi apparsi “arrugginiti” e visibilmente “spaesati”.
Gli occhi erano puntati soprattutto sui nuovi arrivati e su chi, finora, ha lavorato poco o niente con Sarri. Il risultato? Prestazioni altalenanti, poca brillantezza e difficoltà nel recepire movimenti e meccanismi di gioco ormai consolidati per chi conosce bene il sistema dell’allenatore toscano.
Il ritiro rappresenta una fase cruciale della stagione, soprattutto per un tecnico come Sarri, che costruisce l’identità della sua squadra sin dai primi allenamenti.
Sabato a Frosinone, nella sfida contro l’Avellino, diversi giocatori avranno l’ultima chiamata per mettersi in mostra. Perché la pazienza di Sarri è storicamente limitata: chi non si adatta, rischia di restare ai margini.
Il tempo stringe, il mercato è fermo e il tecnico pretende risposte. Starà ora ai singoli dimostrare di poter essere parte del progetto. Altrimenti, le gerarchie prenderanno forma molto presto, e non tutti ne usciranno vincitori.
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