La Lazio e la tentazione di una rivoluzione tattica: cosa bolle in casa biancoceleste? #Lazio #Calciomercato #Tattica
La squadra biancoceleste è al bivio di un cambiamento che potrebbe ridefinire il suo stile di gioco, e le ultime novità stanno accendendo la curiosità di tifosi e appassionati. Maurizio Sarri è arrivato per favorire l’evoluzione, ma ora si sta convincendo che potrebbe servire una vera e propria rivoluzione tattica. Con l’idea di passare dal consolidato 4-3-3 a un più flessibile 4-3-1-2, il tecnico sta esplorando opzioni che potrebbero aprire scenari inediti per la prossima stagione, lasciando tutti a chiedersi come si evolverà questa potenziale svolta.
In allenamento, Sarri ha già abbozzato qualche prova, ma ha posticipato test più approfonditi, attendendo il momento giusto per un cambiamento significativo.Potrebbe interessarti
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Al centro di queste riflessioni c’è Dele-Bashiru, che come mezzala sinistra rappresenta ancora un’incognita per Sarri. Nonostante il tecnico apprezzi la sua disponibilità, il campo evidenzia i soliti limiti tecnici e di lettura tattica, accentuando le preoccupazioni su un deficit di qualità a centrocampo. Sarri ha provato alternative come Belahyane in quel ruolo, o pensare a Rovella per favorire Cataldi da regista – tornato in auge – o affidarsi al affidabile Vecino, ma i risultati finora non convincono pienamente, alimentando il mistero su quale assetto funzionerà davvero.
Aggiungendo complessità alla situazione, l’indisponibilità di Isaksen per circa un mese a causa della mononucleosi spinge verso nuove idee. Da qui l’ipotesi di adattare il gioco tagliando le ali in favore di un trequartista: Zaccagni, con il suo numero 10, potrebbe diventare un “vero 10”, pronto a inserirsi a ridosso di Castellanos e Dia. In questo 4-3-1-2, i due attaccanti non dovrebbero più dividersi il posto, aprendo la porta a una coesistenza offensiva che potrebbe essere la chiave per un attacco più versatile e imprevedibile. Chissà se questa mossa segnerà l’inizio di una nuova era per la Lazio.


