Oggi è stato il giorno dei commenti dopo che ieri c’è stata la doppia conferenza stampa Lotito-Sarri all’interno degli studi televisivi della Lazio al centro sportivo di Formello.
Ognuno fa il gioco delle parti ed è anche giusto, ma oggi smanettando – soprattutto le svariate radio dell’etere romano – tutti si sono concentrati nel criticare più o meno le parole dette dal presidente Claudio Lotito.
Premesso che ieri non si trattava di un interrogatorio di garanzia da parte della polizia tributaria, ma di una semplice, seppur con un importante ritardo, conferenza stampa di presentazione di un tecnico di calcio a cui molto gentilmente ha prestato la sua presenza – anche se non era di certo obbligatoria – il presidente della società calcistica, in questo caso il senatore Claudio Lotito.
Altra considerazione è che i circa venti giornalisti sportivi non sono dei giudici, ma sono dei professionisti della comunicazione sportiva, in questo caso di calcio giocato che, a fronte dei cambiamenti economico-sociali in atto, possono avere anche delle altre competenze connesse alla materia principale, ma non sono di certo obbligati a farlo.
Quindi alle domande, tante per dir la verità, rivolte al presidente della Lazio sulle problematiche relative al blocco del calciomercato, è anche difficile poter rispondere al presidente per due motivi: il primo è che il protocollo della conferenza stampa non prevede botta e risposta, ma soltanto domanda e risposta. L’altro motivo è che alla fine i vari giornalisti dei quotidiani nazionali non sono in grado di poter ribattere (eventualmente ce ne fosse bisogno) alle risposte del date dal presidente.
Quindi basta accusare gli uni e l’altro. Ognuno faccia il suo lavoro. Sarà solo il campo a giudicare Lotito, che a oggi si ritrova in una posizione non certo facile ma nemmeno così catastrofica.
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