Ex leggenda della Lazio critica l’alternanza tra i portieri: “L’alternanza non va bene” #Lazio #Calcio #SerieA
Marco Ballotta, l’ex portiere che ha fatto la storia biancoceleste tra il 2005 e il 2008, è tornato a parlare con passione del mondo del calcio. Conosciuto per la sua lunga carriera in Serie A, ha condiviso le sue riflessioni su una questione che sta accendendo il dibattito tra i tifosi: l’ipotesi di alternare i portieri Christos Mandas e Ivan Provedel. In un’intervista, Ballotta ha analizzato le possibili conseguenze di una scelta del genere, evidenziando come possa influenzare l’equilibrio tecnico e psicologico della squadra.
Le sue parole non lasciano dubbi su cosa pensa dell’alternanza, offrendo un punto di vista basato sulla sua esperienza: “L’alternanza, secondo me, non va bene, non ha senso. Sarri deve puntare su un portiere e se farà bene si dovrà continuare con quello, se le cose non vanno come devono si può provare l’altro. Sono due portieri bravi, più o meno allo stesso livello. Provedel può giocare più sull’esperienza, Mandas ha dimostrato di avere capacità, è giovane e deve crescere. Penso che due portieri di livello ci vogliano anche senza competizioni, possono capitare infortuni e cali di forma. Alternando crei instabilità, anche per la difesa. Il portiere è un ruolo delicato e Sarri deve fare una scelta ben precisa. Poi andranno tenuti sulla corda entrambi senza far sentire nessuno un secondo”.
Ballotta non si ferma qui, approfondendo la situazione di Provedel e riflettendo su come le prestazioni passate possano influenzare il presente. Con un tocco di realismo, l’ex giocatore sottolinea l’importanza di superare i momenti difficili, collegando tutto al contesto più ampio della squadra: “Il Provedel di due anni fa sarebbe inamovibile come titolare, ma ha avuto un momento di calo che spero abbia superato. Se ritorna il Provedel di prima non penso ci sia storia. Se si è ripreso penso che il posto sia suo. Se hai il pensiero di sbagliare in testa non puoi giocare a pallone. Il portiere è sempre sotto pressione e l’errore lo fa sempre, il giocatore e l’uomo si vedono nel momento di difficoltà. Così si vede se sei di alto livello o mediocre. La Lazio con questo problema del mercato riparte dall’anno scorso, ma cambiando l’allenatore. La squadra non è male, qualche apporto andava fatto, ma non c’è la possibilità. Sarri secondo me non era consapevole, però sono sicuro che i ragazzi daranno qualcosa d più. Hanno visto svanire per niente una competizione europea e vorranno dimostrare qualcosa di meglio, così come Sarri che, essendo stato fuori un anno, avrà voglia di rientrare e dimostrare. Tutti insieme sono convinto possano fare bene”.
In un ruolo come quello del portiere, dove ogni decisione può cambiare il corso di una partita, le opinioni di un veterano come Ballotta non fanno che aumentare la curiosità su come si evolverà questa storia alla Lazio. I tifosi si chiedono se la squadra riuscirà a trovare stabilità tra i pali, con queste riflessioni che alimentano il dibattito sul futuro della rosa.