Burnley Lazio – Nella giornata di domani, la Lazio affronterà il Burnley in un’amichevole che, al di là del risultato, rappresenterà soprattutto un banco di prova importante per capire a che punto sia la squadra allenata da mister Maurizio Sarri a due settimane dall’inizio del campionato di Serie A.
Burnley Lazio, la sconfitta non dovrà esser presa come la fine del mondo: non siamo mica la Roma
Gli inglesi, che debutteranno in Premier League già tra una settimana, arrivano a questa sfida con una condizione fisica naturalmente più avanzata, frutto di una preparazione già orientata al ritmo gara. I biancocelesti, invece, stanno ancora affrontando carichi di lavoro pesanti, pensati per costruire la tenuta atletica necessaria ad affrontare l’intera stagione. L’obiettivo è limitare i già tanti infortuni (situazione completa aggiornata qui).
Questa differenza inciderà inevitabilmente sulla prestazione, ma non deve essere letta come un campanello d’allarme. Lo stesso vale per eventuali errori in campo: Sarri sta testando nuovi schemi e soluzioni tattiche, e in questa fase è normale vedere meccanismi non ancora perfettamente rodati. L’obiettivo è proprio capire chi, tra i giocatori, potrà farsi trovare pronto e chi avrà bisogno di più tempo.
Va considerata anche una componente spesso sottovalutata: in amichevole, molti calciatori non spingono al 100% per ridurre il rischio di infortuni. L’autopreservazione, a poche settimane dall’inizio del campionato, è un istinto naturale nonché fondamentale.

La scelta della società di fissare un test così impegnativo contro un avversario di Premier non è casuale: serve ad accelerare la crescita, a misurarsi con un ritmo già alto e a simulare difficoltà simili a quelle che si presenteranno in Serie A.
La storia recente insegna che i risultati estivi lasciano il tempo che trovano: il Napoli, lo scorso anno, perse 2-0 in amichevole contro il Girona, salvo poi laurearsi campione d’Italia. Per questo, qualsiasi verdetto di domani andrà preso con cautela.
Il vero obiettivo di Lazio-Burnley non è vincere a tutti i costi, ma arrivare il 25 agosto, a Como, con gambe pronte, idee chiare e una squadra consapevole dei propri mezzi.
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