Ivan Zazzaroni, celebre giornalista sportivo e conduttore televisivo italiano, è stato categorico riguardo il calciomercato delle romane. Tramite un post sul proprio profilo Instagram ufficiale, il noto opinionista ha equiparato il mercato della Lazio, seppur bloccato da mesi, a quello fatto dalla Roma di Gasperini. Ecco il suo messaggio ai fan:
“Nella primavera del ’91 arrivai per la prima volta al Corriere dello Sport e una delle cose che mi vennero immediatamente spiegate fu di non unire mai Roma e Lazio in un articolo o un titolo. «Sono irrimediabilmente agli opposti, mai collegabili» disse Sergio Rizzo, il migliore tra i caporedattori con cui ho lavorato.
«Sappi che le tifoserie non gradirebbero». Trentaquattro anni dopo ho deciso di fottermene delle raccomandazioni di Sergione, tanto so che mi perdonerà, perché troppe sono le analogie (pur se casuali) tra i due club per quanto riguarda il mercato 2025.
La Lazio ce l’ha bloccato in entrata, e ce ne siamo accorti subito, e la Roma, per solidarietà da derby, se l’è bloccato da sola: deve peraltro rispettare i maledetti paletti del settlement agreement; paletti che erano ugualmente alti anche un’estate fa quando furono comunque abbattuti da Ghisolfi.
Il ds finito al Sunderland spese oltre 110 milioni per i soli Le Fée (23), Soulé (30), Koné (18) e Dovbyk (40).Potrebbe interessarti
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Per non dire di baby Echeverri, sondato, sedotto e infine prestato dal City. Non alla Roma bensì al Leverkusen. Il guaio per Massara è di avere un allenatore per niente morbido quando le cose non vanno come vorrebbe (lo trovo giusto: i tecnici aziendalisti sono destinati a soccombere).
Ricordo che Gasperini riuscì a far fuori Sartori dall’Atalanta quando questi aveva preso secondo lui troppo potere, e ha resistito con D’Amico ma senza parlare di calcio per un anno con Percassi e insomma a questo punto non vorrei essere al posto di Ricky.
Massara ha l’alibi di aver ereditato una situazione infernale: ho però la sensazione che abbia sottovalutato un filo le condizioni in cui avrebbe dovuto lavorare.“
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