Fabregas rompe il silenzio post-partita: cosa pensa davvero dell’esordio in Serie A? #ComoLazio #SerieA #Fabregas
Ai microfoni di DAZN, l’allenatore Fabregas ha aperto una finestra intrigante sul mondo del calcio, condividendo riflessioni sincere subito dopo la partita Como contro la Lazio in Serie A. Con un misto di soddisfazione e pragmatismo, le sue parole catturano l’essenza di una squadra che sta plasmando la propria identità, lasciando i fan curiosi su come evolverà questa stagione.
Nelle sue dichiarazioni, Fabregas ha sottolineato l’importanza di ogni incontro, evidenziando come la costanza e la mentalità giochino un ruolo cruciale. «Una partita è sempre una partita. Ci sono 45 gare in una stagione: alcune volte va così, altre meno. Certo, siamo contenti di questo risultato e di questa prestazione. È la prima giornata di Serie A, volevamo partire col piede giusto e ci siamo riusciti. Tre punti valgono sempre lo stesso, qualunque sia l’avversario, ma iniziare in questo modo ci motiva a continuare a lavorare». Queste frasi non solo trasmettono entusiasmo, ma invitano a riflettere su quanto un buon inizio possa influenzare l’intera campagna.
Fabregas ha poi approfondito il suo approccio tattico, descrivendo un metodo che va oltre la semplice tecnica. «Non so se sia stato l’elemento decisivo, ma è sicuramente il nostro modello di gioco. Non è tecnica né solo qualità, è questione di mentalità. Si allena, si ripete, si trasmette con costanza: martellare la testa dei ragazzi ogni giorno finché diventa automatico. Vogliamo essere una squadra corta, che recupera palla il più presto possibile, che domina il possesso e attacca al momento giusto. A volte funziona bene, a volte meno, ma la mentalità deve rimanere questa». È affascinante come queste parole rivelino la dedizione dietro le quinte, un aspetto che potrebbe ispirare altri allenatori e appassionati.
Infine, Fabregas ha elogiato il contributo di un giocatore chiave, sottolineando come il duro lavoro porti a risultati tangibili. «Nico Paz? Con lui abbiamo lavorato tantissimo. Dall’inizio del ritiro si è allenato senza sosta: allenamento, ripetizioni, punizioni su punizioni. Alla fine la fatica paga, ed ecco che oggi ti regala un gol decisivo. Non solo: quando c’è stato da attaccare l’uno contro uno, lui ha fatto anche un assist che ci ha fatto vincere ancora tre punti. Questi ragazzi hanno fame, voglia di imparare e di migliorarsi ogni giorno. Per me è un privilegio guidarli». Con questa chiusura, le sue parole lasciano un senso di ottimismo e unità, accendendo la curiosità su cosa riserverà il futuro per questa squadra in Serie A.
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