Tifosi Lazio esclusi dal Como: lo scandalo biglietti che fa discutere! #Lazio #Como #CalcioDrammatico
L’entusiasmo per la nuova stagione della Lazio è alle stelle, con i tifosi biancocelesti pronti a sostenere la squadra fin dal primo match. Ma dietro l’euforia per il debutto sul campo del Como, si nasconde una storia di passione e controlli serrati che ha lasciato molti a bocca asciutta. “oltre mille tifosi pronti a far sentire la propria voce” era la promessa, con il settore ospiti dello stadio Sinigaglia esaurito in un lampo, dimostrando quanto i supporter siano determinati a non perdersi un attimo dell’azione.
Tuttavia, la voglia di essere presenti ha spinto alcuni fan a superare i limiti, cercando biglietti in altre zone dello stadio. Come riportato dal Corriere della Sera, una volta finiti i posti riservati, è scattata una vera caccia ai tagliandi, ma con un ostacolo: il divieto di vendita imposto dalla Questura di Como ai residenti della Regione Lazio per i settori del pubblico locale, una misura standard per evitare frizioni tra tifoserie. La curiosità cresce pensando a come tanti abbiano tentato di aggirare il sistema.
E qui entra in gioco un trucco che ha attirato l’attenzione delle autorità: molti tifosi hanno provato a usare residenze fittizie durante gli acquisti online, nella speranza di passare inosservati. Ma le verifiche non hanno tardato ad arrivare. Grazie alla collaborazione tra la Questura di Como e l’Ufficio Anagrafe del Comune, i controlli incrociati hanno svelato le irregolarità, portando a un intervento deciso.
Il risultato? Il club del Como ha annullato e rimborsato tra i 100 e i 200 biglietti acquistati in modo fraudolento da sostenitori biancocelesti. È una vicenda che evidenzia l’incredibile dedizione dei fan, disposti a tutto per seguire la loro squadra, ma anche l’importanza rigorosa delle regole per garantire la sicurezza. Questo episodio lascia aperta una domanda: quanto sono disposti a spingersi i tifosi per lo sport che amano?
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